L’atteso incremento dell’economia dell’area Euro potrebbe proseguire a un ritmo più contenuto rispetto al 2017 lungo l’intero quadro di previsione. Nel secondo e terzo trimestre del 2018, il Pil dei 28 Paesi dell’Ue aumenta allo stesso ritmo del primo trimestre (+0,4%) mentre nel quarto trimestre è prevista una leggera accelerazione (+0,5%). L’espansione dell’attività economica sarà guidata dagli investimenti fissi lordi, sostenuti dalle condizioni ancora favorevoli sul mercato del credito: nel secondo trimestre gli investimenti crescono allo stesso ritmo del primo trimestre (+0,5%) mentre nella seconda metà dell’anno si prevede una lieve accelerazione (+0,6%).
La spesa per consumi privati è in lieve ma costante crescita nell’arco di previsione (+0,3%). L’aumento dei prezzi è atteso proseguire con intensità vicine ma ancora inferiori alla soglia del 2%. Le prospettive per l’area dell’euro, tuttavia, mostrano dei possibili rischi al ribasso. La crescita dell’area euro potrebbe essere fortemente influenzata dal proseguimento delle tensioni commerciali, condizionando la crescita delle esportazioni e le attese sulla produzione, con un immediato riflesso sulle decisioni di investimento delle imprese.
Il consolidamento dell’economia statunitense ormai vicina al suo potenziale insieme al proseguimento delle misure di stimolo fiscale potrebbe, inoltre, acuire il processo al rialzo dei tassi di interesse. Eventuali correzioni nei mercati finanziari, dovute a tassi di interesse più elevati, potrebbero condizionare sia il mercato del credito dell’area euro sia la spesa per interessi dei Paesi con un debito più elevato. I dati dell’Euro-zone economic outlook sono stati elaborati congiuntamente dall’Istituto di studi e previsione economica tedesco Ifo, dall’Istat e dall’Istituto svizzero Kof. Le previsioni si basano su stime di consenso costruite con basi metodologiche comuni ai tre Istituti.