Da Comacchio a Senigallia, anche quest’anno, tutta la costa si è tinta di rosa, in un’esplosione di luci, suoni, immagini e colori sui 170 chilometri di costa.
Concerti, performance teatrali, reading, installazioni, convegni, mostre, spettacoli e magiche scenografie. Ogni località ha interpretato il tema in modo creativo ed unico per regalare al pubblico una notte di intense emozioni, una notte in cui la Riviera diventa un grande palcoscenico dove tutti sono protagonisti del rito collettivo più originale dell’estate ma dove il protagonista principale è il divertimento sano e “la vita dolce”. Perché rosa? Il rosa è un colore che racconta la Riviera come luogo di incontro, dell’ospitalità, della gentilezza, delle relazioni, dei sentimenti, un luogo dove ancora è forte il senso di appartenenza ad una comunità capace di accogliere.
La Notte Rosa è un evento unico, irripetibile dove tutto il sistema dell’accoglienza e dell’ospitalità si mette in gioco per offrire una notte indimenticabile e un’immagine autentica della Riviera, viva, positiva e dinamica.
“Ogni anno sempre più grande, una partecipazione importante – ha commentato l’assessore al Turismo dell’Emilia-Romagna, Andrea Corsini – i cui numeri, composti da chi ha voluto trascorrere un indimenticabile weekend di musica, cultura, convivialità e divertimento, parlano da soli”.
Un bilancio, quello raccolto dall’assessore, che “rende evidente la grande cultura dell’accoglienza e dell’ospitalità in Emilia-Romagna: i grandi valori che contraddistinguono la nostra industria turistica. E per il secondo anno anche le vicine Marche sono state protagoniste, insieme a noi, di questo grande evento, una kermesse di sistema che coinvolge tutta la macchina del turismo, dagli enti locali ai comitati di quartiere che si prodigano nel realizzare coinvolgenti iniziative che ancora una volta hanno affiancato gli appuntamenti con i big dell’intrattenimento, della musica e della cultura”.
“Gli sforzi fatti in questi anni per cambiarla e innovarla hanno creato quel ‘clima’ di città che fa la differenza, innovando e non aspettando qualcosa che da solo non avviene – ha aggiunto il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi -. Dal mega concerto, si é passati agli eventi diffusi. La messa in rete delle proposte dal colle di Covignano al Castello malatestiano, alla centralità del mare e della spiaggia anche con gli operatori balneari, é una formula che può essere replicata anche per altri momenti nell’anno e che dà alla città la possibilità di proporsi come destinazioni per più giorni”.