In Emilia Romagna la razionalizzazione della spesa dà i suoi frutti e al risparmio si aggiungono importi relativi al recupero dell’evasione fiscale (15 milioni di euro), nonchè circa 18 milioni derivanti da Iva, addizionale Irpef, bollo auto. La Regione sostiene quindi interventi per 55 milioni di euro. Queste, insomma, le cifre dell’assestamento di bilancio messo a punto dalla Giunta e approvato dall’Assemblea legislativa: una manovra che prevede investimenti per la sanità locale, l’impiantistica sportiva, il fondo delle Province, la banda ultra larga e la realizzazione dell’Agenda digitale, come pure il ripristino delle strade provinciali.
Oltre ai fondi alle aziende sanitarie locali, la voce più rilevante di investimento riguarda l’incremento delle risorse per l’impiantistica sportiva: 10 milioni di euro. Risorse che permetteranno di rinnovare del tutto o riqualificare in parte palazzetti e le strutture polivalenti, con interventi in 120 Comuni da Piacenza a Rimini. Ulteriori risorse andranno al piano di promozione turistica (1,2 milione di euro) gestito da Apt e agli impianti sciistici di risalita (700.000 euro). Sono stati altresì stanziati 100.000 euro come contributo ad associazioni e istituzioni sociali private, nonché promozione delle attività motorie e sportive.
Per i progetti di Parma Capitale italiana della cultura 2020, verranno invece erogati 3,5 milioni di euro che andranno all’Amministrazione comunale per il restyling di alcuni edifici dedicati all’arte e alla musica. Sarà quindi ripristinato il fondo imprevisti per calamità naturali con uno stanziamento di 3 milioni di euro. Quattro milioni di euro saranno destinati alla protezione civile e un milione di euro è l’ulteriore contributo per il funzionamento dell’Arpa. Fondi destinati anche alle bonifiche in agricoltura, alle opere dei Consorzi, alle Foreste Casentinesi.
Nel settore dei servizi educativi sono previsti 600.000 euro in più alle scuole per l’infanzia paritarie facendo salire a 4,7 milioni di euro le risorse stanziate per qualificare l’offerta educativa e il coordinamento pedagogico nelle 830 scuole, tra comunali e private presenti sul territorio regionale. Quasi 1,4 milioni di euro saranno destinati all’eliminazione delle barriere architettoniche e che si aggiungono ai fondi statali per 29,4 milioni nel triennio 2018-2020. Con 1,4 milioni di euro sarà realizzato un parziale rifinanziamento della legge regionale sulla formazione professionale e 500.000 euro andranno alla cooperazione internazionale. Contributi anche agli Enti Locali: per la riqualificazione delle aree commerciali (1,2 milioni di euro); per le Unioni di Comuni (300.000 euro); per la riduzione dei costi degli abbonamenti degli autobus (500.000 euro); per l’acquisto di auto ibride (un milione).
“Si tratta di ulteriori e rilevanti risorse destinate ad attività strategiche per lo sviluppo del nostro territorio – ha sottolineato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini – frutto di una gestione equilibrata del bilancio, come riconosciuto alla Regione dalla Corte dei conti. Cifre in ordine, riduzione del debito di 150 milioni di euro in tre anni, taglio degli incarichi esterni del 90%, diminuzione dei costi della politica, con l’abolizione dei vitalizi in anticipo rispetto al dibattito in corso, ci hanno consentito l’introduzione del Reddito di solidarietà, di non far pagare l’autobus in 13 città ai pendolari abbonati ai treni regionali e di abolire i superticket sanitari dal prossimo gennaio, lasciandoli solo per i redditi familiari sopra i 100.000 euro annui così da coprire anche l’abrogazione del ticket base da 23 euro sulle prime visite per genitori e figli delle famiglie numerose, oltre all’assunzione e stabilizzazione di 5 mila medici, infermieri e operatori in sanità. Tutto questo senza aumentare le tasse dei cittadini. Risultati che sono sotto gli occhi di tutti, alla base della nostra richiesta di avere maggiore autonomia per l’Emilia Romagna, per continuare a crescere potenziando sanità e welfare e le misure per chi ha più bisogno”.