Tutti in bici, o quasi. Almeno le premesse ci sono giacché cresce il numero delle piste ciclabili. E crescono anche i chilometri che possono essere percorsi a bordo delle due ruote.
Dall’Emilia Romagna alla Lombardia, dalla Sardegna alla Sicilia passando per Campania e Liguria e il resto d’Italia, il risultato è pressoché identico: gli spazi a disposizione di chi sceglie i pedali per sport o come mezzo per spostarsi quotidianamente crescono. Con una percentuale che, in linea di massima, si aggira intorno al 21,7 per cento. In questo contesto è l’Emilia-Romagna la regione italiana con più piste ciclabili, grazie a 1.285,8 chilometri dedicati alle due ruote. A incoronarla è un’analisi condotta sui capoluoghi di provincia dal Centro Studi della produttrice di pneumatici Continental su dati Istat. Dietro all’Emilia-Romagna, si piazzano la Lombardia con 707,6 chilometri e il Veneto con 538,9 chilometri seguite dal Piemonte con 400,3 chilometri. Nel periodo 2011-2016, preso in esame dalla ricerca, le piste ciclabili in Italia sono cresciute, complessivamente, del 21,7% passando da 3.592,2 chilometri a 4.370,1 con la Sardegna a registrare un incremento del 301,5% seguita dalla Sicilia con una crescita del 91% e dalla Basilicata con il 73,1%. In tutte le regioni italiane c’è stata una crescita della lunghezza delle piste ciclabili, ad eccezione di Calabria e Molise che hanno registrato un calo, rispettivamente, del 17,8% e del 53,8%.
Meno inquinamento, più salute. Chi sceglie le due ruote per muoversi nelle città dell’Emilia-Romagna, dunque, potrà contare, nei prossimi tre anni, su ulteriori 27 chilometri di piste ciclabili. Sono in partenza i lavori di potenziamento del sistema regionale della ciclabilità, per un investimento di 13,4 milioni di euro, di cui 7 milioni e 276 mila euro dalla Regione attraverso i Fondi europei del Por Fesr 2014-2020 nell’ambito dei piani regionali a favore della mobilità sostenibile. Dal 2018 al 2020 saranno adeguate, ampliate o realizzate ex novo le reti ciclabili della Città Metropolitana di Bologna (Pianoro, Imola, Castenaso, Bologna città e Castel Maggiore) e di dieci città (Faenza, Parma, Reggio Emilia, Carpi, Modena, Ferrara, Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini) cui sono state assegnate le risorse a co-finanziamento di progetti già programmati.
In una seconda fase, una volta che saranno definiti gli interventi da realizzare, seguiranno i lavori anche nella città di Piacenza. Gli interventi riguardano lo sviluppo di nuovi percorsi per le due ruote, come la rete ciclabile che dal centro di Bologna va in direzione nord del territorio comunale, l’adeguamento di quelli già esistenti e il loro completamento, come gli itinerari ciclabili della ‘Bicipolitana di Rimini’. Parte dei lavori riguarderà la messa in sicurezza di percorsi dedicati alle bici nelle reti stradali urbane. “Nel Piano energetico regionale gli interventi relativi ai trasporti sono cruciali per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas climalteranti fissati dall’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile”, commenta l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi. “Per incentivare la mobilità green servono le infrastrutture ed è per questo che la Regione sostiene i Comuni nel potenziamento delle piste ciclabili, puntando così a diminuire i consumi di carburanti di origine fossile”.
“Prosegue l’impegno della Regione – aggiunge l’assessore alla Mobilità e trasporti, Raffaele Donini – per la mobilità sostenibile su due ruote. Nuovi percorsi ciclopedonali permetteranno ai nostri cittadini, che sempre più preferiscono la bicicletta al mezzo privato per spostamenti nelle nostre città, di viaggiare in sicurezza e con percorsi diretti verso i luoghi lavorativi e di maggiore interesse. Vogliamo centrare l’obiettivo nel 2020 di un tasso di mobilità ciclopedonale al 20% in Emilia-Romagna”. Ammontano nel complesso a 60 milioni, di cui 27 di Fondi europei del Por-Fesr, le risorse stanziate dalla Regione per un trasporto pubblico “efficiente e sostenibile”. Le azioni principali riguardano il rinnovo dei mezzi pubblici con l’introduzione graduale di 600 autobus a basso impatto ambientale, pari al 20% delle vetture totali, le infrastrutture per i mezzi green, come piste ciclabili e zone 30 in città, i sistemi di trasporto intelligenti, come app di Travel planner e biglietti elettronici contactless per migliorare il servizio e aumentare il numero di passeggeri.