“Come Associazione esprimiamo il pieno consenso al rinvio al prossimo autunno della tornata elettorale che sarebbe impossibile svolgere nell’attuale situazione sanitaria. Ma chiediamo che il governo emani entro luglio un protocollo di sicurezza per consentire lo svolgimento nella massima sicurezza in autunno, quando saremo ancora in una fase di emergenza. Un protocollo che segni una cornice nazionale definendo in dettaglio le modalità di svolgimento in sicurezza del momento pre-elettorale e del voto stesso”. Lo ha sottolineato Enzo Bianco, presidente del Consiglio nazionale di Anci, che ha svolto un’audizione davanti la Commissione Affari costituzionali della Camera sul dl Elezioni, che ha stabilito che il voto comunale, regionale oltre che il referendum si svolgano in una domenica compresa tra il 15 settembre e il 15 dicembre. (vedi il documento presentato in audizione)
Come informa una nota Anci, durante il suo intervento Bianco ha anche evidenziato la necessità che il governo provveda ad integrare la copertura delle ulteriori spese elettorali che saranno prevalentemente a carico dei Comuni. “Tutte le amministrazioni comunali sono in gravissima situazione finanziaria, visto che spesso i rimborsi sono limitati e tardivi: per questo motivo – ha aggiunto l’esponente Anci – servono risorse adeguate”.
Infine, il presidente del Consiglio nazionale Anci ha posto l’accento sulla necessità di accorpare le varie consultazioni, comunali, regionali e il referendum. “La nostra richiesta – ha evidenziato Bianco – deriva da due considerazioni. Da un lato una ragione di costi, visto che i Comuni versano in una situazione di grande difficoltà finanziaria; e dall’altro per contenere al massimo i rischi sanitari, dopo aver fatto tanto per limitare l’espansione dell’epidemia sarebbe utile evitare che i cittadini siano costretti a recarsi alle urne tre volte in pochi giorni”, ha concluso.