Il Viaggio nelle scuole raddoppia. Dopo le 36 tappe del 2018, dal 13 febbraio 2019 è ripartito l’itinerario della Corte costituzionale lungo la Penisola, e andrà avanti fino a giugno 2020 (per due anni scolastici consecutivi). Destinazione, le periferie. Al centro degli incontri, tra gli altri, i temi della genesi, della composizione e del funzionamento della stessa Corte, nonché della sua attività illustrata attraverso le sentenze che hanno inciso di più nella vita delle persone. Il prossimo appuntamento è previsto per il 29 marzo presso l’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Bonaldo Stringher” di Udine, dove il Vicepresidente Aldo Carosi risponderà alle domande degli studenti in materia di legalità costituzionale, come è accaduto nelle precedenti tappe. Un “faccia a faccia” a tutto campo particolarmente significativo del Viaggio, perché momento di ascolto reciproco, di scambio di conoscenze e di esperienze e, quindi, di arricchimento. Un passaggio cruciale per accrescere la condivisione dei valori costituzionali e per dare a essi piena attuazione. Ecco perché i protagonisti di questo lungo cammino costituzionale non sono soltanto i giudici, ma anche e soprattutto i loro interlocutori, in questo caso i giovani, protagonisti del futuro. Quelli incontrati nel 2018 sono stati 7.410 e hanno incalzato i giudici con moltissime domande, chiedendo conto dello stato di salute della Costituzione e dell’effettività dei suoi principi, a cominciare da quello di uguaglianza senza distinzioni sociali, di genere, di nazionalità.
Proprio alla luce del “successo” riscontrato nel 2018, l’8 maggio scorso la Corte ha deciso di proseguire questa esperienza, oltre che estenderla ad altre realtà come il carcere, con l’obiettivo di diffondere e consolidare la cultura costituzionale attraverso la conoscenza, l’ascolto, il dialogo. E il 5 luglio il Ministro dell’Istruzione, della Ricerca e dell’Università, Marco Bussetti, ha confermato il sostegno del Miur al progetto. Il “Viaggio in Italia” è ormai una sorta di brand della Corte costituzionale, che indica la necessità di uscire dal Palazzo e di incontrare il Paese reale per conoscere e farsi conoscere ma soprattutto per riconoscersi nei valori costituzionali, presupposto indispensabile per farli vivere, rispettare, garantire. In questo contesto, assume particolare rilievo anche l’iniziativa “Le parole della Costituzione” introdotta in questa seconda edizione del Viaggio, con la quale la Corte vuole portare l’attenzione sulle parole scelte dai Costituenti per disegnare qualcosa di più di un elenco di diritti e doveri, e cioè un modello, un progetto di “società democratica, pluralista, aperta e tollerante”, come ha detto il presidente Lattanzi, “in cui le ragioni dell’autorità si confrontano con quelle della persona, con i suoi diritti e le sue tutele”. Di queste parole – e dell’idea sottostante di società – ciascun giudice è un testimonial particolare attraverso video di 150 secondi ciascuno, che compongono il programma “Le parole della Costituzione”, realizzato da Rai Cultura in collaborazione con la Corte costituzionale, in onda su Rai Scuola e su Rai Tre dal 12 febbraio.