“Comune Semplice”, è questo il nome della proposta di legge presentata dall’On. Antonio Misiani e dagli On. Enrico Borghi e Tino Iannuzzi e sottoscritta da 45 parlamentari.
La proposta di legge è finalizzata a eliminare 20 vincoli di bilancio degli Enti locali e mantenere unicamente quello dell’equilibrio. Obiettivo della legge, raccolto dalla risoluzione sul documento di economia e finanza, è quello di semplificare drasticamente vincoli e adempimenti per gli Enti locali.
«Si tratta di semplificare la vita agli amministratori locali – spiega Misiani – dal primo gennaio di quest’anno non c’è più il Patto di Stabilità, bensì Pareggio di bilancio. Sono rimaste, però, decine di norme che legano le mani agli amministratori su una serie di spese che complicano la vita: dalla spese per la formazione, alle sponsorizzazioni, le autovetture di servizio. Dobbiamo affermare un principio fondamentale: ai Comuni diamo il vincolo del pareggio di bilancio, una volta raggiunto il quale, i sindaci devono essere liberi di organizzare l’attività amministrativa, di definire nei loro bilanci quanto, dove e come spendere, in virtù dei principi di autonomia sancito dall’articolo 119 della Costituzione».
Allo stato attuale un Comune non deve rispettare solo l’equilibrio di bilancio, ma deve ottemperare anche a obiettivi di spesa sul personale, sulla formazione, sulle locazioni passive, piuttosto che sulle spese di stampa e sponsorizzazione. Ad esempio, programmare un corso di aggiornamento del personale per nuovi servizi che un Comune decide di fornire ai cittadini può diventare impossibile in ragione del limite di spesa imposto dalla legge nazionale.
«Se queste norme verranno approvate dal Parlamento, – prosegue Misiani – gli Amministratori locali recupereranno la possibilità di decidere come e dove spendere le proprie risorse (sempre nel rispetto del pareggio di bilancio), a beneficio delle comunità da loro governate. Lavoreremo perché queste proposte vengano recepite nei prossimi provvedimenti riguardanti gli enti locali». «L’importanza della proposta Comune Semplice, qualora venisse approvata, può essere paragonabile a quella del superamento del Patto di Stabilità per gli enti locali: – ha commentato il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori – fino ad oggi tutti questi vincoli hanno rappresentato un ostacolo non solo per l’efficientamento della macchina amministrativa dei Comuni, ma hanno anche impedito la sostituzione del personale andato in pensione o che ha lascia l’ente, con i conseguenti disagi per i cittadini e per l’erogazione di servizi fondamentali».