Nel Belpaese sono state 130.609 le abitazioni acquistate nel periodo luglio-settembre di quest’anno, in rialzo del 6,7% rispetto allo stesso trimestre del 2017. La crescita risulta più marcata nei Comuni minori e nelle aree del Nord-est. Sembrano essere in buona salute anche gli scambi dei depositi pertinenziali (soffitte e scantinati), che consolidano la crescita con un +9,2%, e di box e posti auto (+5,3%). Stabile il mercato dei negozi (+0,8%), mentre sono in calo quello degli uffici (-20,8%) e degli immobili del settore produttivo (-6,5%). Sono questi i principali dati che emergono dalle Statistiche trimestrali, il Rapporto dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, che analizza il trend basandosi sulle note di trascrizione degli atti di compravendita registrati presso gli uffici di pubblicità immobiliare dell’Agenzia, incrociati con le informazioni presenti negli archivi del Catasto.
In linea generale il mercato delle abitazioni continua la sua fase espansiva, con un recupero ininterrotto dal 2014 che ha quasi del tutto riassorbito le pesanti perdite registrate nel 2012. La crescita risulta più marcata nei Comuni minori e nelle aree del Nord- est. Tra le grandi città, l’unica con tasso negativo è Milano (-2,4%) che interrompe la serie di rialzi dal 2013. Tutte positive le altre città: Palermo (+8,5%), Torino (+4,5%), Napoli (+3,6%), Firenze e Genova (+7,2%). Roma è la città con il maggior volume di compravendite (7.151 scambi), in crescita del 3,4% rispetto allo stesso trimestre del 2017, ma è Bologna quella che mostra il rialzo più importante: con 1.415 transazioni incrementa, infatti, il suo mercato del 23,7%.
Il settore terziario-commerciale torna a registrare un dato in flessione, seppur lieve. Si tratta del primo calo dopo tredici trimestri di crescita ininterrotta. Il comparto, costituito prevalentemente da uffici, istituti di credito, negozi, edifici commerciali, depositi commerciali e autorimesse, ha realizzato 21.368 scambi (-0,3%). A pesare di più è stato, in particolare, il calo di compravendite degli uffici e studi privati, che si fermano a quota 2.047. Negozi e laboratori crescono,poi, dello 0,8%, registrando 6.389 transazioni, mentre i depositi commerciali e le autorimesse incrementano le compravendite del 2,9%, con 11.753 scambi. Dopo un periodo di crescita, anche il settore produttivo riporta segno negativo poichè con circa 2.700 transazioni il mercato di capannoni e industrie perde il 6,5%. A navigare in acque più tranquille sembra invece essere oggi il settore agricolo e quello produttivo (+3%), dopo la flessione registrata lo scorso trimestre.