Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha incontrato ieri al Viminale il presidente dell’Anci, Antonio Decaro. Durante l’incontro sono state affrontate, con spirito costruttivo, le criticità che si sono recentemente manifestate nel sistema di accoglienza dei migranti.
Il punto è che non tutte le città dicono sì all’accoglienza. Anzi: su circa 8mila comuni italiani, più di 5.500 non ospitano rifugiati, secondo le stime dell’Anci. E nemmeno l’incontro di ieri tra Marco Minniti e il presidente dell’Associazione dei comuni Antonio Decaro al Viminale è riuscito a sciogliere tutti i nodi. Anzi: il sindaco di Bari ha esposto al ministro dell’Interno le sue lamentele per la mancanza di collaborazione da parte dei prefetti, cosa che peraltro ha detto in più interviste negli ultimi giorni. Però l’incontro di ieri tenta di riportare a zero le polemiche: nasce una cabina di regia tra Viminale e Anci per cercare di riportare a più miti consigli i sindaci e aumentare il numero di quelli che accolgono.
“Nessuno vuole fare muro contro i sindaci”, dicono fonti vicine al ministro Minniti, lì dove si tenta di gestire con calma una miscela esplosiva di tensioni e strumentalizzazioni politiche a livello locale e nazionale. “Cercheremo di spiegare con garbo i motivi per cui è necessario dare una mano…”.
Si è, dunque, concordato di costituire una cabina di regia interistituzionale, che si riunirà ogni settimana, per gestire insieme l’accoglienza diffusa e sciogliere quelle criticità, nella consapevolezza dell’importanza del ruolo svolto, ognuno per la propria parte, dai prefetti e dai sindaci.
La cabina di regia si occuperà anche dei patti di collaborazione con i sindaci libici, avviati da Ministero e Anci durante la recente missione a Tripoli, per potenziare il contrasto ai trafficanti di essere umani e la realizzazione dei centri di accoglienza in Libia sotto il controllo di Oim (Organizzazione Internazionale per le migrazioni) e Unhcr.