Continua l’allerta smog. Settimana molto critica per la qualità dell’aria, soffocata al Nord da quella che è stata definita una sorta di ‘coperta’ naturale che staziona nell’atmosfera sulla Pianura Padana e che finisce per intrappolare gli inquinanti, impedendo di farli filtrare in alta quota. Da circa 10 giorni gli esperti dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Isac-Cnr) hanno registrato livelli di PM10 molto elevati.
“Ci voglio mettere la faccia, insieme con i sindaci e gli amministratori di Regioni”, per attuare “le misure” sia quelle per “attenuare l’emergenza” sia “soprattutto” quelle “strutturali”; si tratta di “un tema talmente importante”, quello della salute dei cittadini, “che non può essere dimenticato”. Così il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti a Sky Tg24 sull’emergenza smog. “Non voglio lasciare i Sindaci e le Regioni da sole – ha aggiunto -. Mi sono messo a capo del coordinamento e chiedo che vada avanti. Incontrerò nei prossimi giorni l’Anci e le Regioni per approfondire ancora ulteriori interventi. Io sono disponibile”.
Un problema, dunque, che non riguarda soltanto le città, di cui occuparsi tutto l’anno e non soltanto quando i livelli di polveri sottili superano i limiti di legge. Antonio Decaro, presidente dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) ribadisce che le misure contro l’inquinamento ci sono, ma mancano sinergie e finanziamenti. “I comuni sanno che va incentivato il trasporto pubblico locale e la mobilità ciclopedonale, ma non hanno risorse, perché sono state tagliate. Non possiamo aumentare le tasse e vista la crisi c’è una maggiore domanda di spesa sociale, non sappiamo proprio dove recuperare gli investimenti per la mobilità sostenibile. Ben venga perciò l’iniziativa di Enzo Bianco che organizza a Catania un tavolo di confronto per parlare di mobilità proprio in un momento in cui l’emergenza smog è maggiore”, queste le parole di Decaro in un’intervista a Repubblica.
Decaro sottolinea il ruolo delle regioni, “perché il tema va affrontato nella globalità, non dai singoli comuni. Spetta alle regioni fare i piani per la qualità dell’aria e finanziarli, così come contribuire a creare reti per la mobilità sostenibile in prossimità dei capoluoghi”. E’ “incredibile”, sottolinea il presidente dell’Anci, che la somma di tutte le linee metropolitane d’Italia sia inferiore a quella di singole capitali europee, come Madrid, per esempio. Quanto agli investimenti speriamo nel ‘piano Marshall’ sul trasporto pubblico locale presentato dal ministro Delrio che prevede 30 miliardi nei prossimi 20 anni si riesca a ottenere un risultato importante”.
Quanto alla responsabilità dei sindaci, “Sono indispensabili le restrizioni al traffico attraverso aree pedonali, le zone a traffico limitato e i sistemi di tariffazione della sosta in modo che in centro non si vada più con l’auto privata”, afferma il primo cittadino di Bari. “Però insieme vanno migliorati trasporto pubblico e infrastrutture per la mobilità ciclistica”