Giunto quest’anno alla V edizione, il Report è pensato per fornire ai cittadini tutte le informazioni di bilancio relative alla gestione del debito pubblico, considerando i diversi ambiti operativi d’interazione con il mercato. Un documento che illustra gli obiettivi assegnati all’attività di gestione del debito pubblico; l’andamento del mercato dei titoli di Stato italiani nel contesto internazionale; i risultati delle attività di emissione e gestione durante lo scorso anno. Ed è proprio nel 2018 che la vita media dello stock di titoli di Stato ha mostrato una leggera contrazione rispetto ai dodici mesi precedenti, passando dai 6,90 anni del 2017 ai 6,78 del 2018. Questo va attribuito da un lato alle condizioni di mercato meno favorevoli per il debito pubblico italiano e dall’altro al minor volume di titoli in scadenza nel periodo di riferimento (17 miliardi in meno rispetto all’anno precedente), che comporta un naturale accorciamento delle scadenze.
Nell’ambito della ricerca, il Dipartimento del Tesoro ha privilegiato, in sede di emissione dei Btp nominali, i comparti a 7 e 10 anni, mentre sono state ridotte, rispetto al 2017, le emissioni di Btp sulle durate di 3-5 anni e su quelle superiori a 10 anni. In aumento anche le emissioni di Ctz e di Btp I Bot, infine, sono stati emessi per valori assoluti analoghi a quelli del 2017, mentre sono diminuite le emissioni di Btp Italia.Nel 2018 il costo medio dei titoli di nuova emissione è aumentato attestandosi all’1,07% rispetto al precedente 0,68%. Pur considerando la dimensione dell’incremento, va in ogni caso tenuto presente che questo livello è il quarto più basso degli ultimi cinque lustri .