E’ stato il Presidente del Coni, Giovanni Malagò a descrivere il progetto “Censimenti e monitoraggio degli impianti sportivi sul territorio”, del quale ieri sono stati presentati i primi risultati in una conferenza stampa tenutasi a Roma. Tra gli altri era presente all’evento anche il ministro per gli Affari regionali, Enrico Costa. L’iniziativa è finalizzata alla classificazione degli impianti sportivi attraverso una raccolta dati partita con quattro regioni pilota: Molise, Calabria, Toscana e Friuli Venezia Giulia.
Sono stati 11.508 gli impianti censiti in dodici mesi, 1.040 i Comuni rilevati e una quarantina i contratti di lavoro stipulati con under 30 per svolgere questa attività. “Il nostro sistema si fonda su chi fa sport e abbiamo visto i datti che ci sono sulla pratica che ci mettono di buonumore – ha detto il presidente del Coni -. Il secondo tema è quello della società e c’è un sistema di certificazione, iscrizione e affiliazione estremamente più moderno ed efficiente, anche se ci è costata tanta fatica metterlo a regime e qualcuno ha provato ribellarsi. Il terzo tema è quello del ‘dove lo facciamo lo sport’? A questo si ricollega l’enorme ferita-piaga dello sport nella scuola, perché possiamo avere presidi illuminati e creare joint-venture, ma se poi la scuola non ha la palestra, ce l’ha ma non è agibile oppure non c’è una struttura adatta, questo lascia tutto il tempo che trova. Questa è la ratio del censimento”. Malagò ha ricordato che il programma si estenderà anche ad altri territori.