Il Governo ha fatto un passo avanti nell’attuazione della Strategia Nazionale di Cybersicurezza. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 4 luglio 2025, che disciplina la ripartizione dei fondi destinati a potenziare le capacità di difesa digitale delle amministrazioni pubbliche.
L’obiettivo: finanziare la Strategia
Il decreto, frutto di una proposta dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) e concordato con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, riguarda l’assegnazione delle risorse previste da due fondi specifici:
- il Fondo per l’attuazione della Strategia nazionale di cybersicurezza;
- il Fondo per la gestione della cybersicurezza.
Questi fondi, istituiti con la Legge di Bilancio 2023, sono la base economica della strategia nazionale adottata nel maggio 2022.
A chi sono destinate le risorse?
Il cuore del DPCM, chiarito nell’articolo 1, stabilisce che le risorse sono assegnate alle amministrazioni che, identificate come “attori responsabili” nel Piano di implementazione della Strategia, hanno presentato all’ACN specifiche proposte di intervento e relativi fabbisogni finanziari.
In pratica, l’ACN ha raccolto i progetti dettagliati da parte degli enti pubblici incaricati di attuare le misure prioritarie per il 2025. Questi interventi, definiti nel manuale operativo del piano 2022-2026, mirano a rafforzare la sicurezza informatica in settori chiave.
Le cifre e gli adeguamenti
La dotazione finanziaria complessiva è stata modulata negli anni successivi alla sua istituzione per far fronte a diverse esigenze e manovre finanziarie. Nello specifico, il DPCM tiene conto di:
- Riduzioni dello stanziamento per l’attuazione della Strategia, dovute in parte al finanziamento di un fondo per il Ministero della Difesa (20 milioni di euro per il 2024) e in parte alle manovre di finanza pubblica per il 2025 e successivi.
- Incrementi e riduzioni del Fondo per la gestione della cybersicurezza, in parte aumentato per rafforzare le misure sulla sicurezza informatica e l’intelligenza artificiale, e in parte ridotto da un successivo decreto.
Fonte: Gazzetta Ufficiale