Novità per il Piano banda ultralarga. È stato presentato presso il tempio di Adriano, a Roma, a una platea di sindaci e amministratori locali, il piano (con la relativa piattaforma) ‘Crescita digitale in comune’ . Il progetto di Legautonomie, realizzato con il contributo di Ancitel e Leganet, accompagnerà e assisterà i 7.700 comuni delle aree bianche (a fallimento di mercato) nella dotazione delle più avanzate infrastrutture tecnologiche per la digitalizzazione del Paese. All’incontro erano presenti Marco Filippeschi, presidente Legautonomie e sindaco di Pisa, Franco Bassanini, presidente di Open Fiber, Maurizio Decina, presidente Infratel Italia Spa, Paolo Panontin, assessore regionale Friuli Venezia Giulia, e Antonello Giacomelli, sottosegretario allo Sviluppo economico.
“Si tratta di un’occasione storica – ha detto il presidente di Legautonomie, Marco Filippeschi – per colmare il gap digitale del Paese coinvolgendo nell’attuazione della rete pubblica per la banda ultra larga i comuni italiani che possono così diventare protagonisti attivi del rilancio del territorio, aprendo all’innovazione non solo del territorio ma della stessa struttura pubblica con la formazione di nuove e giovani competenze”.
In evidenza un fatto: lo stato si è assunto, dopo anni, l’impegno di intervenire direttamente per garantire a tutto il Paese i servizi più avanzati. Come ha detto Franco Bassanini, presidente di Open Fiber “La scelta del governo di favorire la realizzazione di una architettura di rete di TLC ‘Future proof’ è lungimirante perché consente di andare oltre l’Agenda digitale del 2020 e di traguardare una ‘Gigabit Society’ e non semplicemente una ‘Megabit Society”. Bassanini ha aggiunto: “Grazie a Open Fiber abbiamo una competizione strutturale che per il momento, ha dato risultati positivi”.
E sulla valenza politica del piano e la collaborazione con Legautonomie il sottosegretario del Mise, Antonello Giacomelli, è stato chiaro: “Se avessimo accettato di affidarci solo al mercato oggi avremmo aree di primo piano e aree escluse. Ma non abbiamo demorso, non esistono aree di serie A e altre di serie B: questa è la vera rivoluzione digitale. A voi amministratori locali chiediamo una mano per il bene del Paese. Vogliamo un dialogo con voi. Facciamo insieme questo ultimo miglio”.
Nel suo intervento Maurizio Dècina, presidente di Infratel, ha fatto presente che i primi due bandi del Piano BUL sono stati già aggiudicati a Open Fiber, mentre il terzo bando, riguardante Puglia, Calabria e Sardegna, è in via di aggiudicazione.
Grazie alla partnership con Ancitel e Leganet, Legautonomie ha predisposto una nuova piattaforma digitale informativa attraverso cui il personale dei comuni gestirà le attività necessarie alla realizzazione delle infrastrutture digitali.
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