Tante le manifestazioni di calore e di colore per i nostri atleti. E dalla bassa veronese arriva un’opera del tutto particolare appena realizzata dall’artista Dario Gambarin, che l’ha intitolata “Le Olimpiadi della misericordia” dedicandola, in modo inedito, agli imminenti Giochi. In ordine cronologico questa è l’ultima fatica di land art dell’artista veronese realizzata con un trattore senza segni tracciati in precedenza sul terreno. Gambarin, che con tale tecnica ha dato vita a numerosi ritratti tra cui quelli di Obama, Mandela, Papa Francesco e Robin Williams, vuole rivolgere agli atleti in gara, l’invito a preservare lo spirito leale e onesto dello sport.
L’opera di 47.000 metri quadrati è stata realizzata a Castagnaro su un campo di stoppie di grano trebbiato. La grandezza della figura è di circa 180 metri.
Figure grandi e particolarissime che svaniscono in un giorno quelle dell’estroso creativo, che utilizza come tela i campi di grano trebbiato e come pennello l’aratro. Gambarin (è un avvocato fuggito dalla campagna e poi tornato) è solito lavorare appositamente la terra disegnando volti immensi, enigmatici, che assumono migliore chiarezza ed espressività se visti dall’alto. Dalla campagna veronese in un modo del tutto originale, che sta facendo il giro del mondo, un “in bocca al lupo” ai nostri olimpionici.