Cortina d’Ampezzo, la località turistica più trendy della Penisola, sta cambiando pelle, pur confermandosi la regina delle Dolomiti. Celebrata agli inizi degli ’80 dal cinepanettone “Vacanze di Natale”, l’elegante cittadina si muove rapidamente nella direzione “smart”. Una direzione apparentemente distante dal clima festaiolo congeniale al jet set nazionale e internazionale che la frequenta. Non bisogna ingannarsi, però, gli eventi mondani continuano a essere il fulcro della sua vita pubblica e la principale attrazione turistica, anche se non mancano le novità all’insegna della tecnologia e dell’efficienza dei servizi offerti. Quest’anno, ad esempio, l’amministrazione comunale ha investito oltre un milione di euro per mantenere un buon livello d’innevamento artificiale delle piste da sci e, soprattutto, per confermare un primato: Cortina è l’unica località tra le 12 “Best of Alpes” nella quale, oltre lo sci alpinismo, sci alpino, sci di fondo, freeride, snowboard, hockey su ghiaccio, si possa godere di eventi culturali, mondani ed enogastronomici interessanti anche per chi non metta gli sci ai piedi. Esclusa per quattro volte dalla candidatura dei mondiali di Sci alpino, Cortina alla quinta volta corona finalmente il sogno e porta a compimento la volontà popolare che ha espresso tramite referendum, indetto dal Comune ad aprile dello scorso anno, la maggioranza dei voti pari al 60% a favore della candidatura su un 44% degli aventi diritto. La designazione del capoluogo ampezzano per il 2021 sarà formalizzata, come è noto, solo nel giugno 2016, quando si terrà il congresso Fis di Cancun in Messico, e il Mondiale sarà ufficialmente assegnato.
Non sarà solo un mega evento sportivo, quello dei Mondiali. Per Cortina quell’appuntamento significherà soprattutto un arricchimento delle infrastrutture e grandi ricadute economico-sociali sul territorio veneto. Si calcola che la manifestazione permetterà alla Regione di pubblicizzare le proprie eccellenze a un pubblico di oltre mezzo miliardo di spettatori televisivi. L’organizzazione è affidata a una Fondazione nella quale sono rappresentate le istituzioni politiche (Governo, Regione, Provincia, Comune, Coni, Fis e Fise). Sul tavolo saranno messi a disposizione dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri circa quaranta milioni di euro sui 50 necessari, ma si tratta solo del budget «organizzativo». La candidatura unica non è una certezza per l’assegnazione dei Mondiali perché il problema principale è quello di trovare le risorse finanziarie: serviranno almeno 2 miliardi di euro da investire nei prossimi anni. La Regione Veneto dovrebbe mettere sul piatto 700 milioni di euro di fondi straordinari comunitari da investire per l’innevamento, per gli impianti e per le infrastrutture. Uno dei temi forti è la realizzazione del “Treno delle Dolomiti”: il collegamento ferroviario della tratta Calalzo-Cortina-Dobbiaco. Il governatore Zaia lo ha promesso, ma c’è anche in pole l’aeroporto. Una scommessa che non si può perdere.