Il report sul costo del lavoro pubblico si colloca in un momento caratterizzato da interventi esclusivamente finalizzati alla riduzione della spesa e dalla necessità di riprendere politiche di più ampio respiro per risolvere le debolezze e le criticità strutturali dell’impiego pubblico in Italia.
In questo contesto la Corte dei conti intende fornire al Parlamento e al Governo valutazioni complessive sull’efficacia non solo finanziaria degli interventi in materia di pubblico impiego adottati a partire dal decreto legge n. 78 del 2010, ma anche offrire in modo organizzato informazioni sul numero, la composizione, il costo, l’anzianità, la professionalità dei dipendenti a supporto di interventi di riforma ed elaborazione di coerenti strategie contrattuali.
In riferimento allo scorso anno, i redditi da lavoro dipendente si sono attestati su un valore pari a 161,7 miliardi di euro, con una riduzione rispetto al 2014 di oltre un punto percentuale, a fronte di previsioni contenute nella nota di aggiornamento al Def 2015 di una, seppur lieve, ripresa della dinamica incrementale. Il dato cumulato a partire dall’emanazione del decreto legge n. 78 del 2010, vede una riduzione della spesa per redditi da lavoro dipendente di quasi 11 miliardi (il 6,3 per cento in meno), con un riposizionamento della variabile ai livelli del 2006, annullando gli incrementi dovuti a due tornate contrattuali.