L’Unione Europea ha riconosciuto all’Italia un rimborso di circa 25 milioni di euro a fronte delle spese sostenute per il trasporto di materiale medico-sanitari dall’estero. A beneficiare dei contributi, a fronte della rendicontazione delle spese relative al periodo aprile-luglio 2020, sono le Regioni Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Puglia, Sardegna, Sicilia e Veneto, il Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19 e il Dipartimento della protezione civile, che è anche il focal point nazionale per la procedura.
Si tratta di una misura concreta a sostegno dello sforzo straordinario messo in campo dal nostro Paese, primo stato europeo ad aver affrontato l’emergenza COVID-19 già dal mese di marzo 2020.
Nell’ambito delle attività per far fronte all’emergenza COVID-19, lo scorso aprile la Commissione europea ha modificato l’Emergency Support Instrument (ESI) per adattarlo come strumento finanziario dedicato a supportare le azioni di contrasto all’emergenza da parte degli Stati membri. In particolare, i fondi assegnati all’Italia rientrano nel “Mobility Pack” cioè l’insieme di azioni dedicate a rimborsare le spese relative al trasporto di materiali sanitari, di personale medico e sanitario e dei pazienti all’interno dell’UE e da paesi terzi verso l’UE. L’importo riconosciuto all’Italia rappresenta un quarto del budget complessivo dedicato alle voci di spesa per materiali sanitari, mentre sono in fase di rendicontazione le spese sostenute dal nostro Paese per le altre voci ricomprese nel Mobility Pack, cioè i trasferimenti di pazienti all’interno dell’Unione Europea e le spese di viaggio di team medico-sanitari internazionali.
Per ulteriori informazioni sull’Emergency Support Instrument: https://ec.europa.eu/info/live-work-travel-eu/health/coronavirus-response/emergency-support-instrument_en#general