I costi standard del TPL sono legge, dopo un lungo lavoro di elaborazione devono ora passare alla fase di applicazione. Anav, l’associazione che riunisce le imprese nazionali di trasporto viaggiatori, ha tenuto un una tavola rotonda dedicata proprio al tema “Efficienza e qualità nel trasporto pubblico locale: i costi standard”, introdotto da una relazione del presidente Giuseppe Vinella
In un mercato intermodale e interconnesso – è stato sottolineato in alcune relazioni – le distorsioni concorrenziali di un segmento si ripercuotono anche sull’altro, con il rischio di arretrare il processo di liberalizzazione. In tale contesto – ha sottolineato Giuseppe Vinella (Presidente Anav) i “costi standard” possono rivelarsi come un importante strumento di benchmark per la corretta ed equa quantificazione delle compensazioni da riconoscere ai gestori. Insomma uno strumento che può essere determinante per fare evolvere il settore lungo un percorso di industrializzazione e di mercato.
L’Anav – come ha dimostrato la presentazione di uno studio dell’Università di Roma, facoltà di ingegneria – si impegna nella proposta di riforme per far evolvere il settore del Tpl verso una dimensione industriale e di mercato. E secondo diversi partecipanti il Paese ha tutte le potenzialità per arrivare a questo traguardo.
Alla tavola rotonda hanno partecipato, fra gli altri, Antonio Decaro (presidente dell’Anci) e Luca Cascone, presidente della Commissione trasporti della Campania, Regione che ha il coordinamento (con l’assessore Fulvio Bonavitacola) delle infrastrutture e trasporti per la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Cascone ha ricordato l’intenso lavoro delle Regioni per far fronte ad una dinamica di tagli complessivi e salvaguardare comunque i servizi e il settore del trasporto pubblico locale.
A portare i saluti della Regione ospitante è stato l’assessore del Lazio, Mauro Alessandri che – a margine del convegno – ha apprezzato l’inziativa dell’Anav, sottolineando come quella attuale sia “una fase nuova che può essere anche rivoluzionaria”. Una sfida importante per l’efficientamento delle risorse pubbliche e la razionalizzazione dei servizi”. E lungo questo percorso “credo che la Regione abbia già dato prova di grandissima attenzione anche in presenza di strumenti legislativi non perfezionati”. “Adesso – ha spiegato Alessandri – siamo di fronte a questa nuova fase, caratterizzata proprio da strumenti come i costi standard e, per quanto ci riguarda, anche i servizi minimi e l’integrazione fra i diversi modelli e strumenti di mobilità presenti nella nostra regione”.