E’ stata raggiunta l’Intesa in Conferenza Unificata sullo schema del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che definisce l’elenco dei piccoli Comuni, ovverosia quegli enti locali con popolazione residente fino a 5000 abitanti nonché quelli costituiti a seguito di fusione di comuni aventi ciascuno popolazione fino a 5000 abitanti, che possono beneficiare dei finanziamenti statali.
Sullo schema, predisposto su proposta del Ministro dell’interno, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze e con il ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, occorre ora acquisire il parere delle competenti Commissioni Parlamentari.
Lo schema segue l’adozione del decreto del ministro dell’Interno del 10 agosto 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n, 213 del 27 agosto 2020, con cui sono stati definiti i parametri occorrenti per la determinazione di tale elenco, adottato – ai sensi dell’articolo 1, comma 4, della citata legge n. 158 del 2017 – di concerto con il ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali e con il ministro per i Beni e le attività culturali, sentito l’ISTAT.
Gli enti indicati nell’elenco potranno accedere al “Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale” istituito nello stato di previsione del ministero dell’Interno e destinato al finanziamento di investimenti diretti alla tutela dell’ambiente e dei beni culturali, alla mitigazione del rischio idrogeologico, alla salvaguardia e alla riqualificazione urbana dei centri storici, alla messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e degli istituti scolastici nonché alla promozione dello sviluppo economico e sociale e all’insediamento di nuove attività produttive.
Ai fini dell’utilizzo di tale fondo, è in corso di adozione, ai sensi dell’art. 3 della citata legge n. 158/2017, il “Piano nazionale per la qualificazione dei piccoli comuni,” con il quale si debbono definire le modalità per la presentazione dei progetti da parte delle amministrazioni comunali e quelle per la loro selezione. Il Piano è definito con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il ministro dei Beni e delle attività culturali, con il ministro dell’Economia e delle Finanze, con il ministro dell’Interno, con il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali e con il ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, previa intesa in sede di Conferenza unificata. Il Piano deve essere aggiornato ogni tre anni sulla base delle risorse disponibili nell’ambito del relativo Fondo.
Fonte: Ministero dell’interno