Brindano i Sindaci dei Comuni di frontiera e delle Comunità montane del varesotto per i fondi ricevuti, per la prima volta nel mese di maggio, dai ristorni delle tasse che i lavoratori frontalieri italiani versano in Svizzera. Si tratta di 24 milioni e 200 mila euro circa. L’anno scorso erano arrivati nel mese di luglio, negli anni precedenti a volte addirittura a dicembre. Un’ottima notizia per le amministrazioni comunali che potranno così programmare per tempo gli interventi da finanziare con queste risorse. I Comuni che hanno ricevuto di più sono: Luino (circa 2 milioni e 663 mila euro); Malnate (1 milione e 803 mila euro circa); Viggiù (1 milione e 274 mila euro); Arcisate (1 milione e 382 mila eur); Lavena Ponte Tresa (1 milione e 606 mila euro), mentre per la Comunità Montana Valli del Verbano la quota è di 915 mila euro.
«Dal primo giorno d’insediamento nel 2016, in qualità di Presidente dei Comuni di Frontiera – commenta Massimo Mastromarino, Sindaco di Lavena Ponte Tresa -mi sono adoperato perché i tempi del versamento dei ristorni si accorciassero, per permettere ai Comuni di programmare e quindi spendere nel modo migliore tali risorse. Nel 2016 i ristorni furono versati nel mese di dicembre, poi a settembre, ad agosto, a luglio. Quest’anno, un anno difficilissimo, nel mese di maggio. Credo che sia un segno, non solo di responsabilità, ma anche di riconoscimento del grande lavoro svolto in questi anni”.