Presentata dal titolare delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal direttore generale per i sistemi informativi e statistici, la 46esima edizione del Conto nazionale delle infrastrutture e dei trasporti relativa al 2016 – 2017. Il Cnit rende note le statistiche riferite alle analisi settoriali sull’evoluzione economica, dati e informazioni su opere pubbliche e politiche abitative, infrastrutture, mezzi e traffico di trasporto, offerta, domanda, nonchè gli indicatori di mobilità urbana, ambiente, le esternalità derivanti dai trasporti, reti trans-europee, programmi nazionali ed internazionali di settore.
“Le statistiche diffuse con il Cnit rappresentano un patrimonio informativo di rilevanza strategica per la programmazione ed il conseguimento degli obiettivi di adeguamento sul piano infrastrutturale, di riqualificazione urbana e del territorio più in generale, di sviluppo sostenibile a livello ambientale, dell’attività di edilizia e di realizzazione di opere pubbliche, nel contesto del processo di riequilibrio modale a favore di sistemi di trasporto sicuri e meno inquinanti, rispondenti alla crescente domanda di mobilità e di servizi efficienti ed al passo con i tempi da parte di cittadini ed imprese – ha detto il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli”.
Le statistiche illustrate nel volume sono tratte da fonti ministeriali, Istat e di altri enti di settore, mettendo in rilievo il consolidamento della tanto attesa ripresa economica, con un progressivo consolidamento della fase ciclica positiva che sta caratterizzando anche gli ambiti dei trasporti e delle costruzioni, motori e volani di sviluppo del nostro Paese e della stessa Unione europea. In un quadro che evidenzia una fase ciclica economica positiva, risulta conseguente l’andamento del valore aggiunto dell’industria di fabbricazione dei mezzi di trasporto cresciuto del 6,8% nel 2017, con un incremento del 18,9% nell’ultimo quadriennio, che rappresenta circa l’1,5% del valore aggiunto dell’intera economia nazionale.
Tra i diversi dati presenti nel Cnit emergono anche le statistiche riguardanti il traffico merci interno 2016, che evidenzia un indice di circa 183 miliardi di tonnellate-km, superiore del 2,9% rispetto a quello dell’anno precedente, confermando l’assoluta prevalenza del trasporto su strada, che assorbe il 50,6% delle tonnellate-km di merce complessivamente trasportate. Le stime (ancora provvisorie) relative al traffico interno di merci per l’anno 2017, evidenziano un totale di 187 miliardi di tonnellate-km, sottolineando un aumento del 2,2% del traffico complessivo rispetto all’anno precedente. Passando poi ai dati di flusso sul trasporto interno di passeggeri, il 2016 evidenzia quasi 930 miliardi di passeggeri-km (+3,2 % rispetto al 2015), con un ulteriore incremento che porta a 970 miliardi nel 2017 (dato provvisorio).
Un focus è quindi dedicato al mercato dell’auto nuova e usata, che presenta un andamento decrescente dal 2007 al biennio 2012-2013 e un successivo trend in ascesa dal 2013 (+ 51,19% tra il 2013 ed il 2017 per le immatricolazioni e +10,70% per i passaggi di proprietà), con una crescita, nel 2017, rispettivamente dell’8,0% circa per le immatricolazioni a fronte di un lieve calo, del 3% circa, per i passaggi di proprietà.
Infine, in riferimento alla mobilità vediamo che le scelte modali cambiano: nel 2016 aumentano gli spostamenti a piedi o in bicicletta (+1,6 milioni), crescono quelli con i mezzi pubblici urbani (+741mila) e gli spostamenti intermodali (combinato pubblico/privato +212mila). In crescita anche il numero di spostamenti a piedi inferiori a 5 minuti, con 7,3 milioni in più rispetto all’anno precedente, e praticamente raddoppiati rispetto al 2001; questi spostamenti di breve “camminata” sono in media 3,7, per giorno feriale, e coinvolgono 22,2 milioni di residenti italiani (erano 15,6 milioni nel 2001). A diminuire è invece l’utilizzo dell’auto privata (-6,7 milioni). La pubblicazione è redatta annualmente dall’Ufficio di statistica del Mit, in collaborazione con le altre Amministrazioni pubbliche centrali e periferiche, l’Istat, diversi Enti, Aziende ed Istituti di ricerca di settore.