Una nuova proposta di legge (A.C. 2410), di iniziativa parlamentare e assegnata alla Commissione X (Attività produttive) della Camera, mira a dare ossigeno ai comuni turistici, spesso definiti “città-fisarmonica”, la cui popolazione e la conseguente domanda di servizi pubblici subiscono un aumento drastico e temporaneo durante la stagione estiva. L’obiettivo principale è duplice: sostenere l’economia turistica, vista come risorsa strategica per il Paese, e valorizzare il ruolo di queste località per lo sviluppo e la tutela dell’ambiente marino e lacuale.
ISTITUZIONE DELLA NUOVA QUALIFICA
La proposta introduce la qualifica di Comunità marina o lacuale per i comuni situati lungo coste, laghi o fiumi che mostrano una significativa variazione stagionale della popolazione, con un impatto rilevante sul carico antropico e sui servizi.
I criteri di identificazione sono precisi e misurabili. Un comune potrà ottenere la qualifica se:
- È situato lungo coste di mari, laghi o fiumi.
- Subisce significative variazioni di popolazione nella stagione turistica.
- Ha un tasso di pressione turistica (rapporto tra turisti e residenti) superiore a venticinque.
- Verranno considerati anche il numero di strutture ricettive in rapporto ai residenti e l’afflusso significativo in periodi specifici.
L’attribuzione della qualifica avverrà su richiesta del comune interessato, tramite un provvedimento della Regione di appartenenza, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni.
FINANZIAMENTO DEI SERVIZI BASATO SULLA “POPOLAZIONE STAGIONALE”
Il cuore della proposta risiede nell’articolo 4, che introduce una modifica sostanziale nei meccanismi di finanziamento statale.
Verrà definito con un decreto del Ministro del turismo il calcolo della popolazione stagionale, ovvero il numero di persone che dimorano temporaneamente nel comune durante la stagione turistica. Questa cifra diventerà il parametro di riferimento essenziale per tre aspetti cruciali:
- Il dimensionamento dei servizi pubblici (come trasporto, polizia locale, gestione del territorio).
- L’attribuzione delle risorse necessarie per erogare tali servizi alla popolazione dimorante.
- La determinazione dei fabbisogni standard (i parametri usati per distribuire le risorse del Fondo di Solidarietà Comunale) per i servizi su cui incide la variazione demografica.
Attualmente, i fabbisogni standard – che servono a superare il criterio della “spesa storica” e a basare il finanziamento sui reali bisogni degli enti – tengono già conto, in parte, delle presenze turistiche, specialmente per servizi come polizia locale e trasporto pubblico. La proposta di legge, tuttavia, intende rendere la “popolazione stagionale” un parametro esplicito e determinante per l’attribuzione delle risorse, con l’obiettivo di fornire un sostegno finanziario più adeguato e mirato ai comuni che devono gestire un’utenza ben superiore ai residenti.
La legge prevede una clausola di salvaguardia per le Regioni a statuto speciale e le Province autonome, estendendo l’applicazione delle norme nei limiti di compatibilità con i rispettivi statuti.
La proposta di legge A.C. 2410, presentata il 10 maggio 2025, e inserita ieri, 8 ottobre, nel calendario dei lavori della commissione Attività produttive della Camera dei Deputati, si compone di cinque articoli. L’iniziativa rappresenta un tentativo di modernizzare il sistema di allocazione delle risorse, riconoscendo formalmente la specificità e l’onere sostenuto dalle località turistiche ad alta pressione stagionale.