Della Ciclovia Adriatica, arteria turistica e urbana di mobilità dolce che andrà da Trieste a Santa Maria di Leuca, si è parlato lo scorso 12 gennaio, a Martinsicuro (TE). Lo scopo dell’incontro, che ha visto la partecipazione delle Regioni adriatiche, è stato la definizione delle fasi operative e istituzionali per la realizzazione del percorso, lungo ben 1.300 km, che attraverserà l’intera costa che si affaccia sul mare Adriatico.
L’evento tenutosi a Martinsicuro è stato promosso dalla federazione italiana amici della bicicletta, in collaborazione con le Regioni Abruzzo, Marche e l’amministrazione comunale.
Marche ed Abruzzo si propongono come capofila delle Regioni adriatiche presso il ministero Infrastrutture e Trasporti e coordineranno la realizzazione dell’opera, affrontando in particolare il nodo della costruzione del ponte ciclopedonabile sul fiume Tronto che unirà le rispettive ciclovie. Si è parlato anche di fondi ministeriali disponibili e del necessario raccordo interregionale per concretizzare un traguardo in grado di allineare l’Italia ai Paesi europei più avanzati nel settore della mobilità su due ruote.
Il tracciato della Ciclovia Adriatica percorre sette regioni italiane (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia).
Le Marche, che sono coinvolte per 190 km dil litorale, stanno puntando sui collegamenti tra la ciclovia e le aree interne per promuovere una mobilità verde lungo tutto il territorio regionale e hanno già emanato il bando per finanziare la Ciclovia Adriatica nel proprio tratto. A disposizione dei Comuni interessati al tracciato ci sono già 4 milioni di euro del fondo Por Fesr 2014/2020. Le domande di finanziamento dovranno pervenire entro il 21 marzo 2018 (a seguito della proroga rispetto alla precedente scadenza del 19 febbraio 2018). Altre opportunità verranno individuate nelle risorse aggiuntive Fesr per le zone terremotate e nel Fondo per lo sviluppo e la coesione (ex Fas) destinate al trasporto sostenibile urbano per lo sviluppo della mobilità ciclabile.