Matteo Camiciottoli, il Sindaco di Pontinvrea, che aveva preso di mira con particolare virulenza la Presidente Boldrini, si è scusato. In realtà, con un post su Facebook ha reagito con analoga virulenza ai suoi detrattori e ha corretto, a modo suo, la “linea” sulla vicenda dello stupro riminese, da cui discende l’aspra polemica anti-Boldrini. Insomma, si è scusato senza scusarsi: un pasticcio poco comprensibile. In tempi di sistematico e sdegnoso rifiuto della mediazione, forma e sostanza della tolleranza necessaria al vivere civile, subentra qualcosa di contorto, che imita, rovesciandolo in negativo, il concetto di mediazione. Non abbiamo bisogno di questo. Sì può e si deve mediare su tante cose, ma non sulla buona educazione. Tanto meno è possibile scambiare la politica in un ring per arti marziali speciali, senza regole e con diritto al vituperio, al dileggio, all’insulto. Le scuse, se si danno, si danno. Ciò non toglie che il dissenso sulle parole di Camiciottoli prescinda dal rispetto che questo foglio online, voce dei Comuni italiani, intende salvaguardare sempre. Anche noi facciamo una distinzione, e quindi proviamo a esprimere una mediazione: un conto è il sindaco, altro il cittadino Camiciottoli; al primo va un preventivo sentimento politico di fiducia, al secondo un doveroso e circostanziato appunto, laddove il contrasto riguarda appunto le basi e le regole, dunque anche lo stile della nostra convivenza. L’augurio è che il confronto politico si liberi quanto prima di questa tremenda e insulsa vocazione all’intolleranza.