Con l’accordo Cdp e Ics s’impegnano a supportare il settore attraverso diverse modalità di intervento: dalla consulenza alla Pubblica amministrazione per investimenti in infrastrutture sportive e culturali che prevedano anche il coinvolgimento di capitali privati, alla collaborazione delle attività di progettazione, sviluppo e riqualificazione di impianti, nell’ambito di più ampi progetti di rigenerazione urbana e valorizzazione di beni del patrimonio pubblico.
L’accordo prevede, inoltre, la configurazione di specifici strumenti finanziari e di garanzia a supporto delle imprese culturali e sociali, anche attraverso l’impiego di risorse europee, o l’utilizzo del Fondo rotativo imprese, gestito da Cdp. Il protocollo d’intesa è stato sottoscritto dall’amministratore delegato di Cdp Fabrizio Palermo e dal presidente dell’Ics Andrea Abodi, per sostenere il sistema sportivo italiano attraverso l’identificazione di idonei strumenti di finanziamento a supporto delle imprese che operano nel settore. Su questo sfondo potrà essere scritta una nuova pagina per la rigenerazione urbana attraverso la riqualificazione di impianti esistenti o la realizzazione di nuove infrastrutture sostenibili dal punto di vista sociale, ambientale e finanziario.
“Questo accordo – ha detto l’amministratore delegato di Cdp Fabrizio Palermo – ci permette di consolidare la collaborazione con l’Istituto per il Credito Sportivo e di mettere in campo diverse soluzioni a sostegno dello sport, un settore prioritario che necessita di infrastrutture sempre più moderne ed efficienti. Intendiamo, quindi, come previsto anche dal Piano Industriale 2019-2021 per lo sviluppo infrastrutturale del Paese, rafforzare il sostegno per le imprese e la pubblica amministrazione nella realizzazione di strutture sportive all’avanguardia e in linea con i migliori standard di sicurezza e di sostenibilità”.
“Il Protocollo d’Intesa siglato con Cdp – ha sottolineato il presidente dell’Istituto per il credito sportivo Andrea Abodi – rappresenta un ulteriore fattore di crescita della nostra banca pubblica, al servizio dello sviluppo delle infrastrutture sportive e culturali del Paese. Questo accordo è il frutto di un lavoro comune con Cassa Depositi e Prestiti che nasce dalla capacità di fare sistema, adottando un modello non scontato: ascolto del territorio, analisi del contesto, concertazione con i portatori d’interesse e pianificazione degli interventi. Partecipare a progetti di rigenerazione urbana anche attraverso la riqualificazione di impianti esistenti o la realizzazione di nuove infrastrutture, sostenibili dal punto di vista sociale, ambientale e finanziario, rappresenta l’essenza della nostra missione pubblica, che la collaborazione con Cdp arricchisce di nuovi contenuti già nelle fasi di elaborazione di studi di fattibilità e di progetti di valorizzazione, aprendo in Italia una nuova frontiera dello sviluppo del sistema sportivo, culturale e sociale. Avvertiamo la responsabilità – conclude Abodi – di stimolare, sostenere e promuovere la crescita di questi settori strategici, convinti che il modello di collaborazione tra Cdp e Credito sportivo possa rappresentare uno strumento utile non solo per il miglioramento del Pil italiano, ma anche e soprattutto del benessere della nostra comunità nazionale”.