“Bene le misure sul recupero crediti della P.A., ma riprenda confronto su riscossione”: Queste le dichiarazioni del delegato alla Finanza locale dell’Anci e sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, durante l’audizione dell’Anci davanti alla Commissione Finanze del Senato, che sottolinea come “alcune modifiche normative possono contribuire, già dal 2017 e senza attendere gli sviluppi sul futuro di Equitalia, a rendere efficiente l’intero sistema”.
L’Associazione dei comuni italiani è stata sentita in commissione finanze del Senato nell’ambito dell’esame del ddl n.2263, che introduce misure in materia di recupero dei crediti insoluti nella pubblica amministrazione. Insieme al delegato Castelli a rappresentare i Comuni era presente Andrea Ferri, il responsabile del Dipartimento finanza locale di Ifel.
“Il fatto che per la prima volta si pensi ad un provvedimento che disciplini la materia del recupero stragiudiziale dei crediti, secondo regole pubblicistiche, rappresenta un significativo avanzamento nel percorso di riforma organica della riscossione locale”, ha detto Castelli, aggiungendo: “Ma come Anci auspichiamo riprenda quanto prima un confronto sul più ampio tema della riscossione locale: alcune modifiche normative possono contribuire, già dal 2017 e senza attendere gli sviluppi sul futuro di Equitalia, a rendere più efficiente il sistema degli affidamenti e la gestione delle attività di accertamento e riscossione”.
Venendo al cuore del decreto esaminato in Senato, Castelli ha salutato con favore il fatto che per la prima volta si “metta ordine alla fase pre-coattiva che necessitava di qualche paletto specie per i Comuni medio piccoli”. Un intervento che si concretizza grazie “al potenziamento del recupero stragiudiziale dei crediti, che è elemento di flessibilità, ancor più utile a stimolare la compliance fiscale” di fronte alla crisi economica, oltre che “fattore di semplificazione e di economicità dell’azione amministrativa” contribuendo a deflazionare il contenzioso.