Guido Castelli, condivide la proposta avanzata ieri a firma dal suo ex direttore, De Bortoli: “I Sindaci di oggi, così come quelli che usciranno dal voto di questa primavera, stanno diventando dei ‘signor no’, impegnati come sono a respingere le richieste dei loro cittadini per mancanza di risorse. Ha ragione Ferruccio De Bortoli quando auspica un patto civico di buon governo tra aspiranti Sindaci ed elettori. Ma il patto ha bisogno di risorse certe e di autonomia vera degli enti locali”.
“Il sindaco è a tutt’oggi uno degli ultimi soggetti utili per colmare quell’insopportabile distanza tra istituzioni e cittadini, che giustamente lamenta De Bortoli – sottolinea Castelli- Ma dal 2012 in poi si sta minando progressivamente ogni forma di reale autonomia finanziaria dei Comuni. Siamo costretti ad aumentare le tasse locali per colmare il deficit pubblico dello Stato”.
“L’ultima legge di stabilità non ha risolto i problemi. Liberi dal Patto di stabilità? Solo in parte. Di fatto i Comuni hanno fatto spending review. E le Amministrazioni centrali dello Stato no! Lo ha certificato pochi giorni fa Bankitalia: a fronte di 6,6 miliardi di tagli alle spese dei Comuni, le Amministrazioni centrali dello Stato hanno speso 40 miliardi in più”, conclude.