Dal 30 ottobre 2025 saranno disponibili le liste definitive dei beneficiari della “Carta Dedicata a Te” per l’anno 2025. I Comuni hanno il compito di comunicare l’assegnazione e le modalità di ritiro della carta presso gli uffici postali abilitati.
Il contributo e le modalità di utilizzo
Il beneficio è un contributo economico di 500 euro, destinato all’acquisto di beni alimentari di prima necessità. L’importo viene erogato tramite una Postepay nominativa, nell’ambito del Fondo alimentare 2025.
Per non decadere dal beneficio, è cruciale effettuare il primo pagamento entro il 16 dicembre 2025. La carta potrà essere utilizzata fino al 28 febbraio 2026, ma esclusivamente per l’acquisto di soli beni alimentari di prima necessità.
La procedura di assegnazione
Il processo di assegnazione è gestito dall’INPS in collaborazione con i Comuni, ed è regolato dal Decreto Interministeriale del 30 luglio 2025.
L’INPS ha fornito ai Comuni l’elenco dei nuclei familiari residenti, selezionati in base a specifici criteri di priorità e nei limiti delle carte assegnate, che ammontano complessivamente a 1.157.179.
I criteri, indicati in ordine di priorità decrescente, sono i seguenti:
- nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, con almeno un nato entro il 31 dicembre 2011 (priorità all’ISEE più basso);
- nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, con almeno un nato entro il 31 dicembre 2007 (priorità all’ISEE più basso);
- nuclei familiari composti da non meno di tre componenti (priorità all’ISEE più basso).
I Comuni verificano le posizioni anagrafiche e le eventuali incompatibilità. Nel caso in cui residuino delle carte, possono attribuirle ai nuclei familiari, anche unipersonali, che si trovino in effettivo stato di bisogno.
È importante notare che il solo possesso dei requisiti non garantisce l’automatico diritto al beneficio, poiché le carte sono assegnate fino a esaurimento delle disponibilità, seguendo una graduatoria elaborata dall’INPS.
Ripartizione tra i Comuni
Il numero di carte assegnate a ciascun Comune è calcolato con un doppio criterio:
- il 50% del totale è ripartito in proporzione alla popolazione residente;
- il restante 50% è distribuito in base alla distanza tra il reddito pro capite medio del Comune e quello nazionale, ponderata per la popolazione.
Fonte: Conferenza Stato-città ed autonomie locali