Question Time: il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale ha risposto a due interrogazioni nell’Aula di Montecitorio. Il primo quesito si è soffermato sulla capacità dei Comuni meridionali di rispondere alla sfida del PNRR. In proposito, Mara Carfagna ha sottolineato che le prime opportunità di investimento hanno fatto segnare una buona risposta degli enti del Sud, che “hanno dimostrato un’energia, una vitalità, una determinazione incoraggianti e la rete di sicurezza che abbiamo allestito sta funzionando”.
In particolare, il ministro ha annunciato che il secondo bando per la selezione dei 2.800 tecnici da assegnare alle amministrazioni meridionali ha fatto segnare circa 27mila candidature e le prove sono previste per la fine di gennaio. Ha evidenziato inoltre che i vincitori “fruiranno di una specifica formazione a cura dell’Agenzia per la Coesione territoriale, così da essere immediatamente operativi e da non dover dedicare mesi di lavoro alla propria formazione anziché al servizio degli enti dai quali saranno impiegati”. Quella del PNRR al Sud, ha voluto sottolineare Carfagna, “non è la sfida di un singolo ministro, di un singolo governatore o di un singolo sindaco, e tantomeno di un partito o di una maggioranza, ma è un’occasione irripetibile di sviluppo per le regioni del mezzogiorno che tocca a noi, tutti insieme, cogliere e portare a compimento”.
In risposta alla seconda interrogazione, dedicata al Fondo per lo Sviluppo e Coesione, il ministro Carfagna ha spiegato che “considerando tutti gli stanziamenti e gli utilizzi nel frattempo intervenuti, attualmente il Fondo ha una disponibilità di 63,2 miliardi. È una mole di investimenti di entità paragonabile a quella del PNRR e dei fondi strutturali, che merita – più di quanto accaduto in passato – una programmazione attenta, partecipata di tutti i livelli istituzionali, condivisa con le parti sociali e la società civile, e costantemente monitorata”. Il ministro ha quindi ricordato l’iniziativa d’ascolto promossa nello scorso mese di novembre e l’istituzione di una commissione di esperti che sostiene gli uffici nella “elaborazione degli obiettivi strategici, che contiamo di trasmettere alle Camere entro il mese di febbraio”. Carfagna ha quindi annunciato che “i miei uffici sono al lavoro, in collaborazione con il MIMS e il MEF, e dopo un lungo confronto con le Regioni, per un’assegnazione di risorse FSC in favore di progetti strategici e immediatamente cantierabili – metà dei quali riguardanti la mobilità stradale esclusa dal PNRR – che dovrebbe vedere la luce nelle prossime settimane”. Inoltre, “è in dirittura d’arrivo la stipula del Contratto Istituzionale di Sviluppo per la Terra dei Fuochi, che finanzieremo per circa 200 milioni, ed entro febbraio contiamo di siglare con gli enti territoriali anche il CIS Calabria e il CIS Vesuvio-Pompei-Napoli Est”.
“La nostra ambizione – ha concluso il ministro – è fare del FSC lo strumento con cui in futuro l’Italia conserverà e consoliderà il ‘metodo PNRR’: cronoprogramma definito e dettagliato, obiettivi specifici, incentivi e disincentivi per un corretto utilizzo delle risorse da parte di tutti i soggetti attuatori degli interventi. I fondi nazionali per la coesione possono e debbono diventare un ‘PNRR permanente’. Possono e devono cioè servire a costruire un grande programma strutturale per la riduzione dei divari economici e sociali del Sud, delle aree interne e di ogni territorio depresso del Paese”.
Fonte: Ministero per il Sud e la Coesione territoriale