La Campania è stata inserita tra le “good practices” per la “governance” sulle politiche di innovazione per l’implementazione della “Regional Innovation Smart Specialization Strategy (RIS3). Lo riferisce l’ufficio stampa della giunta regionale in merito a una conferenza tenutasi ieri a Bruxelles, nella sede del Comitato delle Regioni, sul tema “European Innovation Ecosystems: good governance and effective support for Smart Specialisation”, dedicata allo scambio di esperienze tra le regioni europee sulle politiche di “governance” e attuazione delle strategie di specializzazione intelligente e sul sostegno all’imprenditorialità innovativa a livello territoriale. Alla conferenza – realizzata dal Comitato delle Regioni in collaborazione con la DG Regio e la DG Research della Commissione Europea – hanno partecipato 160 rappresentanti delle autorità nazionali e regionali, operatori di sostegno alle imprese e all’innovazione, istituzioni organizzate in reti non governative, come EBN – European Business Network (network europeo di incubatori), IASP – Science and Technology Parks and Areas of Innovation (rete dei parchi scientifici e tecnologici), European Cluster Collaboration Platform (piattaforma collaborativa dei cluster europei), ERRIN (rete europea ricerca e innovazione), EURADA (associazione delle agenzie regionali di sviluppo), EARTO (rete delle organizzazioni di ricerca e tecnologia), e altri attori dell’ecosistema europeo dell’innovazione, tra cui la Regione Puglia e Invitalia. Nel corso della conferenza è stata lanciata la piattaforma dell’Osservatorio Ricerca e Innovazione (RIO), nuova iniziativa della Commissione europea per monitorare e analizzare gli sviluppi della ricerca e innovazione nazionali e comunitari e per supportare al meglio l’elaborazione delle politiche in Europa. “Il riconoscimento della Regione Campania tra le buone pratiche nelle politiche di “governance” delle “smart specializations” – ha dichiarato l’assessore Fascione – è motivo di soddisfazione per l’importanza che abbiamo attribuito a tutto il processo. Il territorio regionale esprime un tessuto imprenditoriale assolutamente variegato, in cui le eccellenze si collocano sia all’interno dei settori tradizionali, determinanti anche nei flussi commerciali verso l’estero perché considerate perfettamente rappresentative del made in Italy, sia nell’ambito di filiere frontierali per l’innovazione”.