Il provvedimento ha ricevuto il via libera con 326 pareri favorevoli, 268 contrari e 6 astenuti. Il testo passerà ora al Senato per l’approvazione definitiva. La seduta di ieri si è aperta con l’approvazione dell’articolo 3, contenente un contestatissimo emendamento presentato dal presidente della commissione Affari sociali, Mario Marazziti.
L’emendamento prevede che il medico abbia la facoltà di non tener conto delle volontà lasciate da un pazienze qualora le “DAT appaiano manifestamente inappropriate o non corrispondenti alla condizione clinica attuale del paziente ovvero qualora sussistano terapie non prevedibili o non conosciute dal disponente all’atto della sottoscrizione, capaci di assicurare possibilità di miglioramento delle condizioni di vita”, recita l’emendamento.
Oltre all’articolo 3, sono stati approvati il 4 sulla pianificazione condivisa delle cure, il 5 sulle norme transitorie ed il 6 contenente la clausola di invarianza finanziaria. Proprio per questo motivo non è stato possibile istituire il registro nazionale delle Dat.