“Da tempo i Comuni si trovano a pagare a Cassa Depositi e Prestiti dei tassi fuori mercato. A questi si aggiungono penali per l’estinzione anticipata che in alcuni casi si aggirano attorno al 20% del capitale restante. E’ evidente che con questi numeri estinguere i mutui diventa impossibile. Abbiamo quindi proposto di rivedere l’entità dei tassi di interesse e, contestualmente, di prevedere un contributo ai Comuni che copra almeno la metà delle attuali penali”. E’ quanto dichiara Bianco, all’indomani dell’audizione di Anci davanti alla Commissione Bilancio della Camera, in cui la delegazione dell’associazione è stata ascoltata in merito alla legge di conversione del decreto enti locali.
“I tassi – ha continuato Bianco – di media si aggirano attorno al 6%, una cifra insostenibile. Si pensi che solo a Catania ogni punto vale circa tre milioni di euro: è chiaro quanto sia importante rivederli al ribasso”. Per il presidente del Consiglio Nazionale Anci, poi, “all’onerosità economica si aggiungono, per amministratori e responsabili finanziari degli enti, i rischi da danno erariale in cui potrebbero incappare proprio per l’onerosità degli indennizzi oggi previsti”.
“Non ha più senso nelle condizioni di mercato attuali, in cui i tassi attivi e passivi sono fortemente contenuti, avere una tale ‘barriera’ che, in sostanza, impedisce una gestione flessibile del debito degli enti locali e quindi contraddice gli obiettivi di contenimento della spesa perseguiti dalla finanza pubblica generale”, ha concluso Bianco.