Il Consiglio dei ministri ha approvato il 6 giugno la graduatoria finale dei progetti presentati. Ad annunciarlo, al termine della Conferenza Unificata, il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini. I progetti “saranno finanziati con 72 milioni – ha spiegato Bonaccini – per favorire la diffusione della cultura dello sport nelle zone più svantaggiare del Paese e nelle periferie urbane. E’ chiara l’importanza di questi interventi rivolti a ridurre, attraverso lo sport, le differenze di opportunità sociali, rilevando la società civile presente sul territorio. Lo sport ti pone nelle condizioni di essere alla pari con gli altri. Le attività sportive infatti – ha aggiunto il presidente – aiutano sicuramente i giovani a superare il senso di abbandono e a sentirsi partecipi di progetti di vita collettivi”.
Hanno potuto presentare domanda di contributo per il finanziamento degli interventi: le pubbliche amministrazioni, le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado anche comunali e gli enti no profit.
Le richieste sono finalizzate alla ricognizione di impianti sportivi esistenti su tutto il territorio nazionale; alla realizzazione e rigenerazione di impianti sportivi dedicati all’attività agonistica, localizzati nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane; alla diffusione di attrezzature sportive con l’obiettivo di rimuovere gli squilibri economici e sociali esistenti; al completamento e adeguamento di impianti sportivi esistenti da destinare all’attività agonistica nazionale ed internazionale.
Occorre ricordare che con la delibera n. 10 del 4 aprile 2019 il Cipe ha approvato una modifica dell’articolazione finanziaria del Piano operativo sport e periferie, al fine di una più rapida attivazione degli interventi relativi al medesimo Piano, stabilendo per il 2019, 45 milioni di euro in luogo di 10; per il 2323, 25 milioni anziché 10; per il 2024, 20 milioni in luogo di 10; per il 2024, 20 milioni al posto di 10; per il 2025, 85 milioni di euro in luogo di 190.