Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del primo bando per la realizzazione della rete nelle aree bianche, partono le procedure per gli interventi nelle sei regioni con le quali si sono chiusi specifici accordi di programma e relative convenzioni operative per l’utilizzo dei fondi FESR e FIASR. Nel corso dell’estate partiranno i bandi per tutte le altre regioni. Le aree individuate dal bando sono quelle a fallimento di mercato, raggruppate nei cluster C e D, previsti dal Piano nazionale banda ultralarga. La centralità riguarda la progettazione, la realizzazione, manutenzione e gestione di una rete passiva e attiva di accesso in modalità wholesale, che consenta agli operatori di telecomunicazione di fornire servizi agli utenti finali a 100Mbps o comunque non al di sotto dei 30Mbps. La rete sarà data in concessione per 20 anni e rimarrà di proprietà pubblica. I cittadini interessati dagli interventi previsti in questo primo anno sono 6,5 milioni, più di 3,5 milioni sono le unità immobiliari e circa 3.000 i Comuni.
I fondi pubblici complessivi ammontano a 1,4 miliardi, suddivisi in più di un miliardo di fondi statali (FSC) e 352 milioni di fondi strutturali a livello regionale. Il bando è stato pubblicato il 3 giugno sulla Gazzetta ufficiale e sul sito di Infratel Italia Spa, società in house del Ministero dello Sviluppo economico e soggetto attuatore. La procedura di gara si svolgerà in due fasi. Fase uno: riqualifica dei concorrenti della durata di 45 giorni, nel corso della quale gli operatori economici interessati dovranno fornire informazioni in riferimento ai requisiti minimi di partecipazione e riguardo alle infrastrutture che intendono utilizzare. Fase due: valutazione delle offerte, nel corso della quale i concorrenti ammessi a partecipare alla gara saranno invitati a presentare l’offerta tecnica ed economica.