Molti automobilisti tireranno un sospiro di sollievo. Arrivano, infatti, buone notizie per coloro che hanno ricevuto una multa per eccesso di velocità tramite autovelox all’interno di un centro abitato: se la colonnina non è presidiata da una pattuglia, la sanzione deve essere annullata. Queste le conclusioni del giudice di pace di Vigevano, contenute nella sentenza numero 334/2015, che ha annullato un verbale elevato dalla Polizia Locale di Garlasco per il mancato presidio della postazione da parte degli accertatori.
Il giudice, scrive ‘Studio Cataldi’, ha affermato che le postazioni di controllo che si trovano, come in questa occasione, in un centro abitato, devono essere presidiate e gestite dagli organi di polizia stradale. Inoltre, le apparecchiature elettroniche utilizzate per la verifica del rispetto dei limiti di velocità, devono essere nella disponibilità di tali organi. In tal senso va anche il testo dell’articolo 345, comma 4, del regolamento di esecuzione e di attuazione del codice della strada.
Per il giudice di pace tali disposizioni devono essere considerate tassative, mentre, in questo caso, l’organo accertatore non vi si era attenuto. In assenza di annotazioni a verbale precise e indicative dell’esatta ottemperanza delle regole sopra viste, a nulla rileva il fatto che nelle sue deduzioni, prive di fede privilegiata, la resistente abbia affermato che la colonnina è presidiata da una pattuglia che effettua normali controlli nelle immediate vicinanze della stessa e ne controlla il regolare funzionamento. Le spese di lite, comunque, sono compensate.