Si è tenuto ieri a Palazzo Chigi, l’incontro tra il sottosegretario Gianclaudio Bressa, in rappresentanza del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, e i tre presidenti di Regione Stefano Bonaccini, Roberto Maroni e Luca Zaia, per siglare gli accordi preliminari in merito all’Intesa prevista dall’art.116, terzo comma della Costituzione, tra Governo, Regione Emilia Romagna, Veneto e Lombardia. Gli accordi hanno per oggetto le materie per l’attribuzione alle Regioni che ne hanno fatto richiesta, di maggiori forme di autonomia differenziata. Nel documento viene sottolineato che, una volta raggiunta l’Intesa sarà compito della prossima legislatura istituire una commissione paritetica Stato-Regioni al fine di determinare le modalità di attribuzione delle risorse finanziarie, umane e strumentali necessarie. Dovranno poi essere determinati i fabbisogni standard destinati a diventare, nei cinque anni a seguire, il termine di riferimento in un’ottica di superamento della spesa storica, in relazione alla popolazione residente e al gettito dei tributi maturati nel territorio regionale.
Quanto alle materie che vanno dall’istruzione alla salute, dalle politiche del lavoro alla tutela dell’ambiente, dall’ecosistema ai rapporti internazionali e a quelli con l’Unione europea, l’accordo preliminare indica punto per punto le priorità d’interesse indicate dalle Regioni stesse negli incontri svoltisi a Bologna e a Milano durante lo scorso mese di novembre.
“La firma degli accordi – ha detto il sottosegretario per gli Affari regionali, Gianclaudio Bressa – è frutto del lavoro avviato il 9 novembre 2017 con l’istituzione di un tavolo di negoziato tra governo, Emilia Romagna e Lombardia e di un ulteriore confronto avviato anche con la Regione Veneto il primo dicembre. Quello di oggi è un primo passo, lascio il testimone al prossimo Parlamento e mi auguro che altre Regioni, che già dimostrano interesse, intraprendano il percorso.”