Viaggia verso la Conferenza Unificata l’ipotesi di accordo che prevede di ridurre i costi e il numero delle cosiddette auto blu “entro il 31 dicembre 2016” per Regioni, Province e Comuni. La sforbiciata non potrà andare sotto il tetto delle 5 vetture previsto per i ministeri, facendo “salve” le amministrazione che “dispongano di una sola vettura”.
Nella bozza, sarebbe ancora in corso la fase istruttoria, si legge: “Il Governo ha proposto ad Anci, Upi e Conferenza delle Regioni un’ipotesi di accordo che andrà siglata in Conferenza Unificata, volta a dare piena attuazione alle disposizioni di legge (da ultimo contenute nel dl 66/2014 – spending review) sul contenimento delle spese per autovetture di servizio”.
Il provvedimento in questione è il cosiddetto dl Irpef, che prevedeva una riduzione della spesa della P.A. per le auto blu del 70%. L’intesa sarà probabilmente ratificata dalla Conferenza Unificata prima di Natale. Cinque i punti della bozza di accordo. Il primo prevede che “le Regioni e gli enti locali, negli ambiti di rispettiva competenza, individuino entro il 31 dicembre 2016, il numero di autovetture di servizio con autista adibite al trasporto di persone, anche a uso non esclusivo, dando piena attuazione alle disposizioni del decreto spending review”.
Tuttavia, si introducono delle attenuanti: “Tale riduzione – si precisa – non può comportare limiti numerici inferiori a quelli già stabiliti per le amministrazioni statali. Inoltre, viene ribadito come i tetti non si applichino alle autovetture adibite ai servizi istituzionali di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, di protezione civile, di polizia locale, ai servizi sociali e sanitari, nonchè al trasporto scolastico. Ma in altri casi il taglio potrà essere allargato. L’ultimo punto dell’intesa, infatti, stabilisce che “le Regioni e gli enti locali si impegnino altresì a dare indicazioni agli enti dipendenti di ridurre contestualmente il proprio parco auto”.