Giunte alla terza edizione, le ‘Spighe Verdi’ di Fee Italia – Foundation for Environmental Education e Confagricoltura, sono una sorta di ‘Bandiere Blu’ agricole che premiano e certificano la qualità ambientale e le buone pratiche di sostenibilità dei comuni rurali seguendo un iter procedurale, certificato Iso 9001-2015
Sviluppo sostenibile, presenza di produzioni agricole tipiche, sostenibilità e innovazione, ma anche qualità dell’offerta turistica e il corretto uso del suolo: così 31 località rurali sono state premiate con le ‘Spighe Verdi’ 2018, assegnate in 12 Regioni. Al comando della classifica si conferma la regione Marche con 6 località (Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano e Numana), seguita da Toscana (Castellina in Chianti, Massa Marittima, Castagneto Carducci, Fiesole e Bibbona) e Campania (Agropoli, Positano, Pisciotta, Massa Lubrense e Ascea) con 5.
Seguono, con tre località ciascuna, la Puglia (Castellaneta, Ostuni e Carovigno) e il Veneto (Calalzo di Cadore, Caorle, Montagnana). Vantano invece due località il Lazio (Canale Monterano e Gaeta) e l’Abruzzo (Tortoreto e Giulianova), mentre c’è un comune rurale per ognuna delle restanti regioni presenti nell’elenco: Piemonte (Alba), Liguria (Lavagna), Umbria (Montefalco) , Sicilia (Ragusa) e Calabria (Trebisacce)
A valutare le candidature una commissione a cui hanno partecipato rappresentanti di diversi enti, dal ministero dell’Ambiente a quello delle Politiche agricole passando per il Comando unità tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri, l’Ispra, il Cnr e Confagricoltura.
Come le Bandiere Blu, le Spighe Verdi sono da inquadrare come un itinerario virtuoso, uno strumento di valorizzazione del patrimonio rurale che possa tuttavia al contempo stimolare altri comuni a implementare buone pratiche. “Annunciamo con soddisfazione 31 Spighe Verdi sul territorio italiano – ha spiegato Claudio Mazza presidente della Fee Italia – un incremento rispetto allo scorso anno, che dimostra l’impegno di tanti comuni rurali che si sono avviati a questo percorso di sostenibilità. Sarà sempre più importante creare uno stretto legame tra amministrazioni pubbliche e agricoltori, un patto strategico per il recupero, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio rurale nazionale”.