Carla Gaveglio, la donna di Piasco (Cuneo) coinvolta nell’attentato di Nizza assieme alla figlia Matilde di 14 anni, non e ancora stata ritrovata. Il marito, che si trova a Nizza per stare accanto alla figlia, che è ricoverata in ospedale in condizioni non gravi, è in costante contatto con il sindaco di Piasco Roberto Ponte.
“E’ un fatto gravissimo – se ne fa portavoce il sindaco Ponte – che non ci sia un’autorità, un ministro, che si prenda la responsabilità di dire ‘identifichiamo vittime e feriti in poche ore’, quando ci sono così tante fotografie in circolazione e soprattutto così tanti parenti accorsi nella città francese”. La signora Gaveglio sarebbe stata ferita, forse al bacino, ma semicosciente al momento di salire sull’ambulanza. Avrebbe addirittura – ma la circostanza non è confermata – consegnato lei stessa la sua borsa alle ragazze, la figlia e un’amica, che erano con lei dicendo ‘andate a casa’. Ma c’è un altro particolare che dovrebbe agevolarne il riconoscimento. “Aveva la fede al dito con il nome del marito e la data del matrimonio”, dice ancora il sindaco che aggiunge “la sofferenza dei parenti in questo momento è messa in secondo piano”.