“Abbiamo esteso la banda ultra larga in circa tremila comuni in 8 mesi e prevediamo di colmare il digital divide entro il 2021. Il covid ci ha mostrato in maniera evidente il disagio delle aree bianche e la presenza, nel nostro Paese, di due categorie di cittadini: quelli in grado di poter lavorare a distanza e di fare tutto ciò che la rete permette e quelli che invece non hanno potuto farlo. Due terzi delle aree bianche sono già state cablate e per fine anno prevediamo di arrivare al 75%”. Così l’Ad di TIM Luigi Gubitosi è intervenuto nel panel “Infrastrutture innovative per non lasciare indietro nessuno” all’interno dell’Assemblea dell’Anci, dichiarando che entro fine anno la Puglia sarà la prima regione senza digital divide. Dal palco della XXXVII Assemblea Anci, Gubitosi annuncia poi l’accordo siglato con Eutelsat per offrire all’Italia una nuova tecnologia satellitare per arrivare con la banda larga ovunque. “Il primo anno agiremo in via sperimentale e poi completeremo la copertura su tutto il territorio: dall’isola di Montecristo all’eremo e alla baita in alta montagna. Il servizio si chiamerà “Tim dovunque”. Infine, Gubitosi ha ricordato il sostegno di TIM sul fronte della scuola, con l’offerta di giga gratis per le piattaforme scolastiche utilizzate dal Miur, e l’impegno per l’arte.
Da Carlo Tamburi direttore Enel Italia l’appello a lavorare ogni giorno affinchè la sostenibilità rientri nei comportamenti quotidiani di cittadini e comunità, per la ripartenza dei territori del Paese e per dare valore economico, sociale e ambientale ai Comuni italiani. “Per ridurre l’inquinamento” – ha detto – “un settore strategico è rappresentato dal trasporto pubblico locale. I tempi sono ormai maturi per soluzioni di trasporto pubblico locale elettrico. Su questo fronte. abbiamo molte proposte per le amministrazioni italiane e stiamo già lavorando insieme a loro”. Per contestualizzare, il direttore di ENEL ha ricordato che in Italia oltre 50mila mezzi pubblici presentano un’anzianità media intorno ai 12 anni e che ciascun comune è chiamato a rinnovare questa flotta”.
Il panel ha raccolto anche la testimonianza dell’architetto e ingegnere Carlo Ratti, che lavora da anni sul futuro delle città. “Il termine senseable city – ha detto – cioè città sensibili, ci piace più di smart city. Senseable per dire che al centro ci sono le persone, non la tecnologia. I dati ci possono aiutare a ripensare le nostre città, per renderle più sostenibili e più efficienti. I numeri ci permettono di progettare meglio le nostre città e di condividere le strategie, che è quello che facciamo al MIT all’interno del Senseable City Lab”.
Buone notizie dal Presidente del CONAI, il Consorzio Nazionale Imballaggi, Carlo Ruini, che ha evidenziato il trend positivo nel settore del riciclo da imballaggio da parte dei Comuni, anche grazie all’accordo quadro Anci-Conai. Nel 2019 i quantitativi di rifiuti di imballaggio conferiti al sistema dei Comuni italiani sono cresciuti del 14,3% grazie anche allo sprint delle macro aree geografiche del Centro e del Sud. In Italia, solo per dare qualche numero, sono oltre 58 milioni gli abitanti serviti grazie all’accordo Anci-Conai. A stipulare convenzioni con il sistema consortile, lo scorso anno, è stato più del 92% dei Comuni italiani e nel corso del 2019 in Italia è stato avviato a riciclo il 70% dei rifiuti di imballaggio: un totale di 9 milioni e 560mila tonnellate sui 13 milioni e 655mila immessi al consumo. Come ha ricordato il Presidente Riuni, “più di quattro imballaggi su cinque, insomma, evitano di finire in discarica”.
Crescono in particolare la raccolta della plastica, che al centro passa da 237mila a 268mila tonnellate e a Sud da 362mila a 442mila, e quella del vetro, che balza da 314mila a 364mila tonnellate nel centro e da 472mila a 541mila tonnellate nelle regioni del Sud.
Fonte: ANCI