Sulla base della positiva relazione fra l’arte e il benessere psico-fisico, il Policlinico Universitario Gemelli ha lanciato il progetto Art4ART, un’innovativa metodologia di gestione della degenza applicata alla Radioterapia Oncologica che porta l’arte in corsia e permette ai pazienti di mitigare le paure e le ansie legate alla malattia, riducendo lo stress e favorendo un recupero più veloce.
Si chiama “Art4ART” ed è il nuovo Day Hospital e Degenza per l’Interventistica Radioterapica e la Radioterapia Metabolica del Centro di Radioterapia Oncologica “Gemelli ART” (Advanced Radiation Therapy) della Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” IRCCS di Roma, realizzato in collaborazione con l’Associazione Attilio Romanini. L’idea alla base del progetto è di rivestire di bellezza, in tutte le sue declinazioni, i trattamenti oncologici di ultima generazione, come l’Advanced Radiation Therapy, un “esperimento” che si basa su numerosi gli studi che, in vari campi della medicina, dimostrano come l’arte e la bellezza abbiano di per sé un potere curativo.
“Grazie al progetto Art4ART i pazienti potranno estraniarsi dalla situazione contingente e respirare un po’ di bellezza anche dentro le mura di un ospedale”, ha detto in occasione dell’inaugurazione il ministro della Cultura Dario Franceschini. “Durante la pandemia abbiamo capito cos’è l’Italia senza cultura, senza la gioia nelle piazze e nelle strade e quanto sia importante nella società respirare bellezza e trarre energia nella sua visione. Questa è un’altra iniziativa del Policlinico Gemelli che dimostra una capacità di visione, di immaginazione e di essere sempre avanti, un’iniziativa che molti dovrebbero imitare in Italia e nel mondo”.
“Il principale obiettivo di Art4ART, un’esperienza unica al mondo, è di ingaggiare la sfera emotiva dei pazienti provati dallo stress e dalla preoccupazione della malattia, per raggiungere il miglior risultato di cura”, ha spiegato il Prof. Vincenzo Valentini, Direttore del Gemelli ART e Vicedirettore scientifico della Fondazione Policlinico Gemelli. “È un esempio di ‘welfare culturale’, un modello integrato di promozione del benessere e della salute, attraverso le arti visive, performative e il patrimonio culturale”.
Se visitiamo il nuovo Day Hospital del “Gemelli ART”, la sala della chemioterapia è trasformata in un’esperienza immersiva sulle Alpi o su una spiaggia tropicale; opere d’arte e grandi affreschi che “cancellano” le pareti e i corridoi dell’ospedale per accogliere il paziente in un ambiente rilassante e pieno di bellezza. Le note di un pianoforte o di un’orchestra sinfonica accompagnano l’attesa o i tempi di somministrazione delle cure e le poltrone del Day Hospital sono contrassegnate dal nome e dal colore di un fiore, non più dalla freddezza di un numero e non poteva mancare la natura disposta lungo una serie di serre verticali, che offrono al paziente l’esperienza rilassante del verde.
“Sono tanti ‘semi di bellezza’ che daranno al paziente la possibilità di ricaricare lo spirito e di trovare nuove energie per affrontare il percorso di cura”, ha spiegato il Prof. Valentini. “Ad ogni paziente verranno inoltre regalati all’inizio della terapia dei semi; noi sappiamo quanto durerà il trattamento e con Confagricoltura abbiamo selezionato semi di piante che fioriranno dopo 2, 4 o 6 mesi, un tempo pari alla durata della terapia. Il messaggio che vogliamo dare con questo gesto è che l’inverno esiste, ma dopo c’è sempre una primavera, è l’augurio di una nuova vita quello che vogliamo offrire ai nostri pazienti, dopo la parentesi percorsa con noi”.
Il cuore del progetto di digital therapy del “Gemelli ART” è una piattaforma digitale che, attraverso sofisticate tecnologie informatiche e multimediali, consente di personalizzare l’ambiente dove il paziente riceve le sue cure. Fruibile sia in ospedale che a casa, questo progetto ha 3 caratteristiche: la prima è la connessione, il paziente può rimanere in collegamento con il personale sanitario, con i volontari e con altri pazienti; la seconda è l’intrattenimento: il paziente, attraverso uno schermo o un tablet può trascorrere le ore di permanenza in ospedale per le terapie, guardando un film, un concerto o visitando virtualmente un luogo d’arte o una mostra, potrà anche “partecipare” ad una lezione nel laboratorio di un artista o “viaggiare” verso luoghi naturali di straordinaria bellezza. L’ultima caratteristica connotante di Art4ART è la ricerca: grazie agli algoritmi di intelligenza artificiale dei quali è dotata la piattaforma digitale, sarà possibile mettere in relazione i dati clinici del paziente con le esperienze artistiche o i contenuti digitali da lui prediletti, per verificare se l’esposizione immersiva all’arte e all’intrattenimento possano avere delle ricadute misurabili sugli outcome del trattamento: in particolare verranno studiate tolleranza alle terapie e compliance del paziente, mentre a lungo termine si valuterà l’impatto sul controllo della malattia e sulla sopravvivenza. Per Info: https://www.gemelliart.it/art-4-art/#