“Continua a cambiare il volto del Lazio e ha come anima sburocratizzazione e competitività”, Nicola Zingaretti ha presentato con queste parole il Collegato al Bilancio della Regione – legge 55, approvato ieri dal Consiglio, detto anche “Lazio semplice”. Diverse e rilevanti le misure contenute nel provvedimento. Viene riconosciuta, in primo luogo, la rilevanza turistica a tutti i 378 Comuni, non più soltanto ai capoluoghi e alle Unioni di Comuni, che potranno applicare l’imposta di soggiorno per i turisti. Promosso il ricorso alla rete per favorire la semplificazione di atti e procedure: i bollettini dei tributi, le procedure degli appalti, tutto sarà solo online per rendere i servizi più fruibili per cittadini e altri enti pubblici. La semplificazione sarà cliccabile sul sito della Regione — sezione «Lazio semplice» — e sarà data priorità agli open data per una maggiore trasparenza. Incentivata la partecipazione dei cittadini, primo step di democrazia diretta che punta ai referendum. Si colloca in quest’ottica di sburocratizzazione anche la soppressione dell’obbligo di presentare il certificato medico per le assenze da scuola superiori a cinque giorni, determinando così un risparmio economico per le famiglie.
La legge regionale non trascura neppure l’ambiente stabilendo l’obbligo per i distributori di benzina del Lazio, quelli nuovi o da ristrutturare, di installare una fonte di approvvigionamento elettrico. Una colonnina, quindi, che vale come incentivo alla mobilità sostenibile. Per l’ambiente nasce anche il Siape, il sistema informativo per l’efficientamento energetico degli edifici.
Novità per la cultura. Sarà più facile aprire nuove sale cinematografiche, grazie a un solo provvedimento (comprensivo di pareri e concessioni) rilasciato dal Comune o dalla Regione, a seconda della superficie (più o meno di 2500 mq). Esteso alle prossime annualità anche il Fondo creatività, serbatoio economico destinato alle startup.
Quanto al governo del territorio, sono previsti interventi su: allargamento del Parco dell’Appia (più grande e più connesso con il centro città); accorpamento dei 5 consorzi industriali in un solo maxi consorzio (meno spese e più coordinamento); Tevere navigabile (piano triennale di riqualificazione del tratto metropolitano del fiume che taglia la Capitale – 2 milioni per la pulizia a cui si aggiungono 1,5 milioni del protocollo per la gestione delle aree demaniali con il Comune di Roma); istituzione del Registro unico dei controlli in agricoltura (procedimenti più semplici per gli indennizzi per i danni da fauna selvatica, in particolare i cinghiali).