Il contributo Anac in sede di gara d’appalto, indette a partire dal 19 maggio, a carico di operatori e amministrazioni è sospeso sino al 31 dicembre 2020. Lo stabilisce l’art. 65 del decreto Rilancio. Con questa norma il Governo accoglie la richiesta avanza dalla stessa Autorità anticorruzione con la delibera 289 del 1° aprile, allo scopo di sostenere la ripresa del sistema produttivo alleggerendo le imprese dagli oneri dovuti. Previsti risparmi di circa 40 mln. Come è noto, la contribuzione dovuta varia a seconda dell’importo posto a base di gara e oscilla da 20 a 500 euro per le imprese e da 30 a 800 euro per le stazioni appaltanti. L’Autorità farà fronte alla copertura delle minori entrate mediante l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione maturato al 31 dicembre 2019.
Ricordiamo che la contribuzione dovuta da parte delle stazioni appaltanti è calcolata con le modalità previste dalla delibera in vigore alla data di avvio della procedura di scelta del contraente. Per avvio della procedura s’intende la data di pubblicazione del bando di gara oppure, nel caso di procedure senza previa pubblicazione di bando, la data d’invio della lettera d’invito a presentare l’offerta. La data di pubblicazione del bando cui fare riferimento è quella della prima pubblicazione sulla GUCE, sulla GURI oppure sull’Albo Pretorio. Con le stesse modalità si calcola la contribuzione dovuta da parte degli operatori economici.