L’Anci sottolinea la necessità improcrastinabile di un intervento normativo che serva a scongiurare il rischio di perdere finanziamenti europei.
Entro il 31 dicembre 2015, tutti gli enti locali, spiega l’Anci in una nota, dovrebbero chiudere i pagamenti relativi alla quota cofinanziata di progetti comunitari e di progetti sostenuti mediante l’erogazione di mutui Bei, anche per la realizzazione di investimenti finalizzati alla ristrutturazione, all’efficientamento energetico e alla messa in sicurezza degli edifici scolastici, pena la revoca dei finanziamenti da parte dell’Ue. Nell’evidenziare che gli enti locali hanno incontrato molte difficoltà nei pagamenti di queste spese, a causa dei vincoli del patto di stabilità interno e dei ritardi collegati all’entrata in vigore degli obblighi in materia di Centrali Uniche di Committenza che hanno impedito la programmazione e la messa in gara degli investimenti cofinanziati dall’Unione Europea, l’Anci sottolinea che il problema è già stato posto all’attenzione del Parlamento, cui l’Associazione ha inviato una proposta emendativa alla legge di Stabilità 2016 che diventa di assoluta e urgente importanza approvare.