“Ringraziamo il Ministro Giuseppe Provenzano per la disponibilità dimostrata nel voler costruire un rapporto diretto fra Governo e Autonomie locali e nell’avviare un lavoro di concertazione fra i vari livelli istituzionali”. Con queste parole Leoluca Orlando, presidente di AnciSicilia, ha chiuso la riunione svoltasi a Villa Niscemi, a Palermo, tra il Ministro per il Sud e per la Coesione territoriale e i componenti del Consiglio regionale dell’Associazione e del Coordinamento dei giovani amministratori siciliani. L’incontro si è incentrato sul Piano per il Sud. Non a caso, il Ministro ha ammesso che – “da quasi trent’anni il Sud è stato dimenticato da tutti i partiti e i Comuni sono stati le prime vittime determinando un sentimento di abbandono con cui adesso occorre fare i conti. Di qui la necessità di un confronto – ha aggiunto – per varare quel Piano che prevede “un metodo per mettere subito in campo le risorse disponibili per gli enti locali, rafforzando per esempio l’assistenza tecnica e provando a superare il modello di esternalizzazione con criteri spesso opachi di selezione di consulenti che non si sporcano le scarpe. Vogliamo – ha concluso – riformare l’Agenzia per la coesione territoriale, dalla fase della progettazione, che è il vero limite dei Comuni, fino alla fase finale”.
“Abbiamo chiesto – ha replicato Orlando, sintonizzandosi con il ragionamento del Ministro – l’istituzione di un tavolo Stato-Regione-Autonomie locali che possa essere un luogo d’incontro e di confronto sulle problematiche d’interesse degli enti locali anche in considerazione del fatto che la Regione siciliana ha competenza esclusiva in materia di ordinamento delle Autonomie locali. Abbiamo necessità di trattare temi fondamentali come spopolamento delle aree interne, gestione dei rifiuti, del personale precario della pubblica amministrazione, la riscossione dei debiti di dubbia esigibilità, il Patto per il Sud e la necessità d’infrastrutture, uscendo dalle, purtroppo consuete, logiche emergenziali”.