Nell’ambito del “Progetto sperimentale sulla trasparenza” è stato consegnato al Consiglio dell’Autorità, che ne ha disposto la pubblicazione, un ampio report tratto da un questionario inviato ai RPCT (e per conoscenza ai relativi OIV) di un campione di città capoluogo, città metropolitane, Università, Regioni e società partecipate dai Ministeri.
Obiettivo del monitoraggio conoscitivo, e in senso più ampio del Progetto, è rilevare le modalità con cui si pone nella pratica la richiesta di trasparenza a sette anni dall’entrata in vigore del d.lgs. 33/2013 e quali potranno essere i suoi futuri sviluppi.
Il questionario è stato articolato in tre domande di carattere generale a risposta aperta e in alcune domande specifiche riportate in una tabella che riproduce l’attuale strutturazione della sezione “Amministrazione Trasparente” e la schematizzazione degli obblighi di pubblicazione di cui all’attuale Allegato 1 alla delibera ANAC n. 1310/2016.
L’alto tasso di partecipazione, pari a più dell’80 per cento delle amministrazioni contattate, e la qualità dei riscontri inviati dai RPCT, oltre a confermare l’importanza e la rilevanza di tali attori nel sistema della trasparenza amministrativa ha permesso di raccogliere molteplici considerazioni costruttive e proposte di miglioramento.
Il report documenta come, nella visione di “operatori qualificati” quali gli RPCT, le iniziative in materia di trasparenza (in particolare quelle relative agli obblighi di pubblicazione) sono gestite sempre più agevolmente dagli uffici, tanto da essere divenute ormai un aspetto centrale di ogni amministrazione pubblica meritevole di una specifica valorizzazione. Tale fattore costituisce un forte segnale di maturità nell’utilizzo delle politiche di trasparenza e di prevenzione della corruzione. Sulla base delle risposte ricevute va infatti segnalato in particolare come, nonostante il grande carico di lavoro necessario per adempiere agli obblighi di pubblicazione, vi sia una marcata consapevolezza dell’importanza dei contenuti pubblicati su “Amministrazione/Società Trasparente”: su una scala da 1 a 10, il campione selezionato ritiene che l’utilità verso l’esterno sia pari a 8, mentre le Università hanno dichiarato indici ancora più alti.
L’utilizzo quotidiano di tali strumenti nella vita delle amministrazioni pubbliche ne dimostra il radicamento nel substrato culturale dei funzionari pubblici e nelle modalità con cui i cittadini si rapportano alle istituzioni pubbliche.
Monitoraggio conoscitivo sulla “esperienza della trasparenza”