Illegittimo frazionamento dell’affidamento in violazione del Codice dei Contratti, conflitto di interessi tra il socio di maggioranza della stazione appaltante spa e gli aggiudicatari dei lotti, mancanza di verifica di controlli sui concorrenti/aggiudicatari, criticità varie nella fase esecutiva del contratto. Sono questi gli addebiti che l’Autorità Anticorruzione ha espresso nei confronti di un importante Istituto medico neurologico del Centro Italia, soggetto privato che agisce come stazione appaltante all’interno di un progetto del Cnr tra vari enti di ricerca. Le contestazioni di Anac riguardano procedure negoziate senza previa pubblicazione di bando di gara del valore complessivo di quasi 13 milioni di euro per un intervento di edilizia sanitaria finanziato dai fondi Pnrr.
L’Autorità ha richiamato l’Istituto medico neurologico al rispetto della legge, nonché a valutare eventuali azioni in autotutela nel rispetto delle norme in materia di frazionamento dell’appalto, di conflitti d’interesse, di tempestività nell’espletamento dei controlli sugli aggiudicatari, di congruità nei tempi di esecuzione contrattuale. Ora l’Istituto ha trenta giorni per comunicare ad Anac quali azioni intende assumere in merito alle criticità rilevate.
Fonte: Anac