Questa mattina la Corte dei conti, presieduta dal Presidente Angelo Buscema, alla presenza delle più alte cariche istituzionali, pronuncia la decisione nel giudizio sul rendiconto generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2017. Dopo l”intervento introduttivo del Presidente la relazione, elaborata dalle Sezioni riunite in sede di controllo, è stata svolta dal Presidente di Sezione Ermanno Granelli.
I punti salienti:
Impatto sulla crescita da debito eccessivo. Limita capacità progettuale, riflessi su stabilità finanziaria
“Un eccessivo livello di debito limita la capacità progettuale di medio e lungo periodo con riflessi sui tassi d’interesse e sulla complessiva stabilità finanziaria del Paese: in definitiva sulle sue potenzialità di crescita. Dopo la lunga crisi la tutela della finanza pubblica” si identifica “in buona parte con l’esigenza di ricondurre il debito su un sentiero di sicura sostenibilità e di recuperare la crescita in termini di Pil”.
Precarietà sistema fisco, stress continui. E’ tra fattori incertezza che incombono su macro-economia
“Numerosi” sono “i fattori di incertezza che incombono sullo scenario macro-economico” e, guardando al “piano interno”, c’è anche la “precarietà dell’assetto di un sistema fiscale che, in quest’ultimo decennio di urgenze e di emergenze, è stato sottoposto a stress continui che ne hanno offuscato i principi ispiratori”.
Insuccesso nel rilancio investimenti pubblici. Verso peggioramento congiuntura economica, giù export
La Corte dei Conti nella relazione sul rendiconto generale dello Stato sottolinea il “verificato insuccesso dei tentativi di rilancio degli investimenti pubblici”. La Corte cita la questione tra i “fattori di incertezza” relativi al quadro “interno”. Inoltre, rimarca, “i più recenti indicatori sulla congiuntura internazionale e italiana sembrano riflettere” un “peggioramento del quadro generale”. In particolare, viene aggiunto “sembra da osservare con attenzione l’evidente flessione delle nostre esportazioni”.
Rottamazione, 9,6mld non riscossi. Condotte fiscali che preoccupano
La Corte dei Conti nella relazione sul rendiconto generale dello Stato esprime “preoccupazioni” per l’affermarsi di “condotte fiscali che si risolvono nel mancato versamento delle imposte evidenziate nelle dichiarazioni tributarie”. Ecco che per effetto della rottamazione, scrive, “dei 17,8 miliardi previsti a seguito delle istanze di definizione pervenute, 9,6 miliardi non sono stati riscossi e costituiscono versamenti omessi”.
Serve scrupolosa selezione interventi spesa
La Corte dei conti pone particolare attenzione sulla necessità che venga assicurato alla collettività un adeguato profilo qualitativo del livello dei servizi, operando una puntuale verifica del proficuo utilizzo delle risorse pubbliche. “”E’ anche mediante interventi sulla qualità della spesa, oltre a quelli altrettanto importanti che mirano alla sua riduzione, che è possibile incidere concretamente sulla ripresa””, ha rilevato il presidente della magistratura contabile Angelo Buscema. “”Ne consegue la necessità di una scrupolosa selezione delle misure e degli strumenti su cui far leva per l’azione di politica economica e di bilancio, in un contesto internazionale, come quello attuale, attraversato da difficili equilibri, cambiamenti e nuove sfide””.