Il polo di ricerca è istituito dal Centro comune per il servizio scientifico interno della Commissione di Bruxelles, in collaborazione con la direzione generale per l’innovazione. Il centro fornirà evidenze scientifiche a sostegno dei responsabili politici e dei soggetti interessati nazionali e dell’Ue. Una piattaforma on-line pensata per raccogliere, strutturare e rendere accessibili le conoscenze provenienti da un’ampia gamma di discipline e fonti scientifiche sulla bioeconomia, la produzione sostenibile di risorse biologiche rinnovabili e la loro trasformazione in prodotti validi.
Tibor Navracsics, commissario per l’Istruzione, la cultura, la gioventù e lo sport, responsabile del Centro comune di ricerca, ha dichiarato: “Il centro di conoscenze sulla bioeconomia si basa sulle competenze del Centro comune di ricerca in materia di gestione delle conoscenze e offre ai responsabili politici informazioni pertinenti e tempestive e un formato facile da usare. Si tratta del quarto centro di conoscenze istituito dalla Commissione negli ultimi due anni, dopo quelli sulla migrazione e la demografia, sulle politiche territoriali e sulla gestione del rischio di catastrofi, nonché di un altro passo importante per rafforzare ulteriormente la solida base di dati comprovati di cui l’Ue ha bisogno per affrontare le incombenti sfide per la società.”
Carlos Moedas, commissario per la Ricerca, la scienza e l’innovazione, ha aggiunto: “L’inaugurazione del centro di conoscenze sulla bioeconomia segna una tappa importante del percorso di avvicinamento delle diverse aree strategiche della bioeconomia. Per fronteggiare le sfide mondiali e geopolitiche, una strategia coerente necessita di un polo di conoscenze eccellente, in particolare per affrontare le questioni trasversali agli ambiti che rientrano nella famiglia della bioeconomia.”
Questo modello di sviluppo rappresenta una parte significativa dell’economia europea, con un potenziale di crescita che passa attraverso l’innovazione in settori quali l’agricoltura, la silvicoltura, la bioenergia e la biomassa, ma anche i prodotti chimici, la gestione dei rifiuti, l’economia circolare.